Alon Mor

Within

2024 (autodistribuito)
modern classical, progressive folk, folk ebraico

Il compositore e produttore Alon Mor è uno dei nomi più interessanti della musica elettronica contemporanea ed è stato capace di costruirsi un piccolo ma accanito culto internazionale, senza sostanzialmente alcun appoggio mediatico. 
I suoi dischi sono tutti autoprodotti e autodistribuiti, non ha lavorato come autore di colonne sonore, non ha partecipato a progetti altrui di particolare rilievo e sulla Rete non è possibile rintracciare alcuna sua intervista: può contare, insomma, soltanto sulle proprie pagine all'interno delle varie piattaforme digitali.
Ciononostante, il suo secondo album, "Long Awaited Journey" (2017), ha generato a oggi otto milioni e mezzo di streaming su Spotify: per un disco di musica sperimentale senza il supporto di un'etichetta, per giunta proveniente da una scena periferica, si tratta di una cifra notevole.

Il nuovo progetto di Mor, "Within", arriva a cinque anni di distanza dal precedente "Lands Of Delight" (2019). Fino a oggi i suoi dischi rientravano nell'alveo dell'elettronica sperimentale (spaziando dall'Idm all'ambient, dal glitch all'epic collage), con un'ingerenza minoritaria ma caratterizzante della musica classica contemporanea e della musica da film, tuttavia con questa nuova opera le coordinate cambiano: i cinque brani che costituiscono la scaletta sono di fatto all'incrocio fra classica, che si porta dalla periferia al centro della scena, e musica tradizionale.
Il risultato è una sorta di stratificato e ritmicamente torrenziale folk progressivo dai suoni futuristici, dovuti agli arrangiamenti che nonostante il forte spostamento stilistico rimangono principalmente elettronici (Mor suona l'intero album da solo nel proprio studio).

Ci sono pochi paragoni per un disco del genere, una di quelle rare opere che sembrano occupare uno spazio a parte. Le influenze spaziano da Igor Stravinsky a Béla Bartók, da Terry Riley al massimalismo, dalla musica folk ebraica (con particolare attenzione per il folk ladino tipico degli ebrei sefarditi e le sue scorie di musica araba e iberica) all'epicità delle colonne sonore dei videogiochi del nuovo millennio, mostrando grande virtuosismo sia nell'esecuzione manuale (le parti di organo elettrico), sia nella manipolazione di campionamenti e fonti sonore, quest'ultima a tal punto che non è ben chiaro cosa sia reale e cosa no (se i grandi tappeti orchestrali, in particolare quando entrano gli ottoni, sono palesemente elettronici, su altri elementi è difficile districarsi, soprattutto per quanto riguarda gli sciami di strumenti percussivi e i liuti tradizionali, anch'essi impiegati principalmente per il supporto ritmico).
La musica segue lo stesso schema per l'intera durata, con momenti di irrefrenabile trasporto – grazie a suoni vorticosi che creano tensione e vanno in accumulo, arrivando a frastuoni nel segno di una grandeur marziale – che si stemperano in pause d'atmosfera, la cui stasi o fluisce gradualmente in un nuovo crescendo, o viene spezzata di punto in bianco riportando repentinamente l'arrangiamento al massimo della potenza. 
Quattro brani su cinque sono interamente strumentali (l'iniziale "Within Will" e "Within Glee", che sfiorano rispettivamente i tredici e gli undici minuti) o quasi ("Within Faith" e la conclusiva "Within Grace", di nove e diciotto minuti, sporcate appena da brevi intermezzi recitativi), con la sola "Within Persistence" a rientrare nella forma di una canzone vera e propria.

Tutte le parole contenute nel disco provengono da "Il mare del silenzio rivela segreti", poesia scritta nel 1901 da Hayim Nahman Bialik (1873-1934), ebreo nato e cresciuto nell'Impero russo, poi stabilitosi a Tel Aviv nel 1924 e oggi considerato il poeta nazionale israeliano, nonché colui che ha restituito dignità letteraria all'ebraico, all'epoca dei suoi primi componimenti utilizzato quasi esclusivamente per le funzioni liturgiche.
I primi quattro versi compaiono in "Within Faith", gli ultimi quattro in "Within Grace", mentre la lunga parte centrale viene cantata in "Within Persistence". Si riporta di seguito la traduzione integrale della poesia:
Il mare del silenzio rivela segreti
e il mondo intero tace;
e dietro la macina
il fragore del fiume non si ferma.
Il nero della notte continua ad avanzare,
stendendo ombra su ombra, raddoppiando;
silenziosamente, nel mare delle tenebre,
cadono una stella dopo l'altra.
E mentre il mondo tace,
lo sento: il mio cuore è sveglio e parla;
lo sento: una sorgente pura
sgorga lentamente lì e si ingrandisce.
Il cuore mi dice in segreto:
"Figlio mio! I tuoi sogni si sono avverati;
una stella è caduta dal cielo –
credimi – non era la tua.
La tua è ben salda
e brilla nel suo quadrante;
alza i tuoi occhi – eccola lì,
scintilla e ti offre conforto".
E mentre il mondo tace,
mi siedo e guardo la mia stella;
non ho che un mondo –
il mondo che è nel mio cuore
Una menzione importante, infine, per le collaborazioni di prestigio che Mor è riuscito a ottenere per l'occasione: a prestare voce alle due parentesi recitate è infatti il poeta e antropologo Zali Gurevitch, uno dei più importanti letterati israeliani viventi, mentre "Within Persistence" è cantata da Mor insieme alla sua corista Inbar Shani e ad Alon Oleartchik, uno dei cantautori storici della scena locale, già bassista della leggendaria rock band Kaveret.

20/08/2024

Tracklist

  1. Within Will
  2. Within Faith
  3. Within Glee
  4. Within Persistence
  5. Within Grace