Einstürzende Neubauten

Rampen (apm: alien pop music)

2024 (Potomak)
industrial

Sono diventati quarantaquattro gli anni di carriera degli Einstürzende Neubauten, anni per certi versi eroici (soprattutto gli Ottanta) di una band ormai giunta al quindicesimo album. Se lavori come "Kollaps" o "Halber Mensch" sono ormai un lontano ricordo, non è negabile che la band di Blixa Bargeld abbia saputo - nel corso dei decenni - rinnovarsi con notevole credibilità.

Proprio dieci anni fa i rumoristi teutonici raggiungevano un vertice invidiabile con quello che, per chi scrive, è stato uno dei migliori album degli anni Dieci: "Lament" (2014) - commissionato per ricordare il centenario dell'inizio della Grande Guerra - aveva tutto per poter essere definito uno dei loro capolavori: una storia avvincente, un profondo messaggio di pace, una rinnovata capacità di coniugare sperimentazione industrial con la melodia, ricerca storica con brani estremamente concettuali, alternati ad altri commoventi sino al pianto.

Sono passati altri dieci anni e dopo "Alles In Allem" (2020), gli Einstürzende Neubauten tornano con "Rampen (apm: alien pop music)", album piuttosto simile al precedente (con qualche sezione di archi in meno e qualche percussione in più) con un titolo che purtroppo risulta in gran parte fuorviante: infatti la definizione Alien Pop Music vorrebbe dare l'idea di un tentativo di svolta o di innovazione che in effetti non c'è.
Siamo di fronte a una band che, dopo una carriera da incorniciare, sembra poter suonare nuovi brani senza neanche impegnarsi troppo, improvvisando su una base industrial già sentita, con una dose altissima di mestiere. Questo non vuol dire assolutamente che alcuni dei nuovi episodi non risultino interessanti o ben confezionati, ma di certo suonano di maniera se non persino scontati, pur con alcuni guizzi che, in ogni caso, non giustificano i settantaquattro minuti di durata.

Momenti come "Pestalozzi" (dedicato al pedagogista svizzero) proseguono la svolta di cantautorato industrial della band tedesca (ricordando anche gli album di Blixa Bargeld con Teho Teardo), altri rispecchiano la loro anima più minimale ("Before I Go"), altri quella più tradizionale degli ultimi anni ("Wie Lange Noch?"). Per il resto non sembra di trovarsi di fronte a un lavoro adatto per far conoscere gli Einstürzende Neubauten ai neofiti.

02/05/2024

Tracklist

  1. Wie Lange Noch?
  2. Ist Ist
  3. Pestalozzi
  4. Es Könnte Sein
  5. Before I Go
  6. Isso Isso
  7. Besser Isses
  8. Everything Will Be Fine
  9. The Pit Of Language
  10. Planet Umbra
  11. Tar & Feathers
  12. Aus Den Zeiten
  13. Ick Wees Nich (Noch nich)
  14. Trilobiten
  15. Gesundbrunnen


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