Jake Xerxes Fussell

When I'm Called

2024 (Fat Possum)
folk, blues

Jake Xerxes Fussell è un collezionista di vecchie canzoni, di emozioni, di quella musica e di quelle parole che hanno accompagnato il viaggio fisico e spirituale di più generazioni. Una passione che coltiva anche attraverso una trasmissione che conduce per una radio locale nella cittadina di Hillsborough (North Carolina), un programma condiviso con l'amico Jefferson Currie e che, a dispetto delle attese, si occupa di linguaggi musicali a 360 gradi, al punto che si vocifera che anche brani hip-hop siano parte delle scelte dei due presentatori.

Con il quarto album, "Good And Green Again", Fussell ha consolidato l'immagine di moderno Alan Lomax: il passaggio alla Fat Possum per "When I'm Called" sembra quasi voler sottolineare un nuovo corso, una nuova prospettiva artistica.
La ricca configurazione degli arrangiamenti e i preziosi contributi di Joan Shelley, Blake Mills, James Elkington e Robin Holcomb sembrano voler rimarcare la volontà di trovare profonde connessioni con il presente, di voler esplorare quei sentimenti e quelle storie nelle quali possano riconoscersi non solo i protagonisti di ieri ma anche uomini e donne di oggi. È sintomatico che per la title track il musicista americano abbia adattato delle parole scarabocchiate da un ragazzo su un foglio trovato sul ciglio di una strada. Sentire intonare parole come "risponderò quando mi chiameranno, non farò breakdance in sala, non riderò quando l'insegnante mi chiamerà" su un delicato country-blues elegantemente adornato di fiati e archi è un gesto poetico potente.

Con lo stesso spirito, Jake Xerxes Fussell mette a capo dell'album la splendida "Andy" scritta dall'attore, bodybuilder, filosofo, scrittore, cantante, ma soprattutto stravagante cowboy Maestro Gaxiola. Il dialogo tra sacro e profano è ulteriormente rinsaldato dalla dolcissima "Cuckoo!", un brano che Benjamin Britten scrisse negli anni 30 per le sue lezioni di canto e che Jake dedica al figlio, nato nel 2022.
Nel descrivere l'attitudine di antropologo musicale del musicista americano ho indicato ancora una volta il famoso Alan Lomax, ma è opportuno citare Art Rosenbaum, meno noto al pubblico italiano ma storicamente rilevante non solo come archivista musicale ma anche come pittore, scultore e illustratore: per i più attenti sarà facile ritrovare parte della maestria del compianto Rosenbaum nei toni struggenti della quasi centenaria ballata "Leaving Here, Don't Know Where I'm Going" e nel vivace eppur nostalgico fraseggio di "One Morning In May".

"When I'm Called" non è solo il nuovo album di un musicista abile nel recuperare storie e suggestioni del passato. Jake Xerxes Fussell è a tal punto padrone della tradizione da svelarne un'inattesa modernità e vitalità. L'ingegnoso e raffinato arrangiamento di "Gone To Hilo" (con Robin Holcomb come seconda voce) è delicatamente privo di una dimensione temporale; è altresì toccante il fascino evocativo dei fiati in "Feeing Day" ed è incantevole come il musicista stemperi i toni più tenebrosi di "Who Killed Poor Robin?" fino a confondere le qualità morali dei vari  protagonisti. Con "When I'm Called" Jake Xerxes Fussell continua a raccontare il suo viaggio nell'America e nella sua storia, ma il suo sguardo sempre più ampio e curioso infonde un senso nuovo e inedito alla tradizione.

Quando le note di "Going To Georgia" accennano la fine del racconto, si ha la netta sensazione che questo sia solo l'inizio di un nuovo cammino, più attento ai sentimenti che agli eventi, ed è un peccato che tale meraviglia resti ancora una volta appannaggio di pochi adepti. Qui manca la furia da stadio di un rocker o la propensione al suicidio di molti beautiful loser, ma credetemi se vi dico che difficilmente ascolterete quest'anno un cantautore più valido di Jake Xerxes Fussell.

06/08/2024

Tracklist

  1. Andy
  2. Cuckoo!
  3. Leaving Here, Don't Know Where I'm Going
  4. Feeing Day
  5. When I'm Called
  6. One Morning In May
  7. Gone To Hilo
  8. Who Killed Poor Robin?
  9. Going To Georgia


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