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Clouds In The Sky They Will Always Be There For Me

2024 (Secretly Canadian)
indie-rock

"Clouds In The Sky They Will Always Be There For Me" è un volo da un abisso sotterraneo al firmamento sconfinato, da un magmatico pantano emotivo alla liberazione, un volo che attraversa oceani di nebbia e un frigido inverno abitato da inconsistenti corpi spettrali, ricordi dolorosi, tagli metallici nel cuore. Già quando era stata rivelata, la copertina in bianco e nero s'era fatta araldo di una raccolta di canzoni che, stralciando i colori dei tre precedenti lavori della band britannica, naviga in una moltitudine di sfaccettature di grigi e, fisicamente, in una pasta chitarristica densa e avvolgente, proprio come quella coltre nebbiosa che sembra imprigionare la protagonista di questo viaggio emotivo. E così, rumore e dolore travolgono corpo e psiche simultaneamente, indifferenziatamente.

L'interpretazione vocale sofferta e sofferente della frontwoman Dana Margolin enfatizza il dinamismo di una tracklist in cui rigurgiti acquei, tuoni, raffiche di vento e squarci di pacata estasi si alternano senza sosta, anche all'interno dei singoli brani. Grazie al rifiuto della forma-canzone tradizionale, "Lavender, Raspberries" esemplifica l'abbattersi di questa tempesta incessante, mentre l'io lirico di "God Of Everything Else" sfrutta il recitato altamente teatralizzato per trapassare finestre di amara dolcezza fino a giungere alla disgustata consapevolezza di essersi invischiato in un'avviluppante relazione tossica: "It was a sick, sick, sickness loving you/ I wake up choking on dreams of you/ I wake up crying from loving you/ I go everywhere just to get away from you".

La traccia d'apertura "Anybody" è invece tutta tesa verso il cielo in un crescendo infinito verso scogli di pietra, senza, però, mai poter raggiungere un vero e proprio rilascio di energia. Si tratta di una strategia di catarsi negata che si ripete più volte nel corso di una raccolta che trova requie solamente nella traccia conclusiva "Sick Of The Blues" e nella sua chiusa con le note delicate di tromba. Tra le schitarrate liberatorie traspare infatti una gioia rinata e il verso "I'm sick of the blues, I'm in love with my life again" ripetuto e variato lungo gli oltre tre minuti della canzone indirizza la protagonista del viaggio emotivo alla svolta decisiva. Perché, uscendo da questo inferno interiore, si scorgono le stelle, le quali, in realtà, sono sempre state lassù, nascoste dietro le soffici nuvole.

17/11/2024

Tracklist

  1. Anybody
  2. A Hole In The Ground
  3. Lavender, Raspberries
  4. God Of Everything Else
  5. Sleeptalker
  6. You Will Come Home
  7. Wednesday
  8. In A Dream I'm A Painting
  9. I Get Lost
  10. Pieces Of Heaven
  11. Sick Of The Blues


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