Zsela

Big For You

2024 (Mexican Summer)
art-pop, urban-soul

Nel 2020 sul New York Times Zsela veniva descritta come "emotiva ma sfuggente, terrena e ultraterrena".
Dall'Ep "Ache Of Victory" sono trascorsi quattro anni e la musicista losangelina, all'anagrafe Zsela Thompson, figlia del cantante new wave Marc Anthony Thompson (consigliatissimo l'omonimo del 1984), nel frattempo è senz'altro maturata, pur lasciando immutata l'inafferrabilità paventata dal quotidiano newyorkese. Un'inclinazione che nel primo Lp, "Big For You", cambia comunque forma e tante volte sostanza, tra nuovi passaggi urban-soul e repentini cambi di tono che suggellano l'attrazione di Zsela per il sophisti-pop d'annata, così come per certe decostruzioni electro usate come tappeto ritmico.

Prodotto insieme ai collaboratori Daniel Aged (Frank Ocean, Kelela) e Gabe Wax (The War On Drugs, Soccer Mommy), l'esordio di Zsela racchiude tenebrose ballate art-pop come "Not Your Angel". Canzoni sofisticate, certo. Ma articolate a dovere, al punto da non smettere mai di desiderarle o coglierne ad ogni rinnovato ascolto le sfumature. Zsela metta così in campo una formula funambolica, e allo stesso tempo ragionata: "Per me era importante cercare continuamente la verità - afferma - su quello che le canzoni volevano essere. Tutto ciò mi ha portato a scomporle e ricostruirle ancora e ancora. Così come a non essere preziosa, ma sempre attenta a tutto. Al centro del disco, c'è infatti una danza causale che si scontra con un'altra più intenzionale. Ossia una lotta tra essere 'pieni di te' e 'pieni di te', per un viaggio nella complessità e nella grandezza dello spazio che prendiamo e riempiamo per amore".

Per spiegare "Big For You" più compiutamente, Zsela sostiene soprattutto di voler "accogliere l'incertezza come un caldo abbraccio". Spuntano così amori interrotti, decantati nelle parole, espresse in stile spoken word, nei tre minuti scarsi di "Fragile St.". O sussurrate alla maniera di una novella Patty Waters in "Moth Dance", con gli archi in sottofondo e il piano che crea squarci di luce, restituendo uno dei momenti più evocativi (e alti) dell'opera.

Rest is born
Drop down in the middle, rest is sure to
Straighten just a little
When the rain hits the sand
Run the course
Easy, easy
Right can't tick on the clock, no
But can it wane like the moon?
The womb, too soon
For the room to let go what they used to know
"Big For You" è un album tutt'altro che immediato, al netto di tutto quello che potrebbe far credere un primo sommario approccio. Manca forse il singolo "pop" utile per portarlo all'attenzione del (resto del) mondo. Ma alla luce dei "fatti" resta solo una quisquilia bell'e buona. Dopotutto, ciò che conta è "lasciarsi andare" sulle note di canzoni come "Play", e sintonizzarsi senza remore con il tempo sospeso e le emozioni "scomposte" della cantautrice statunitense, protagonista di un debutto raffinato che emerge durante gli ascolti come una monarca sul ciglio di un fiume.

24/08/2024

Tracklist

  1. Lily of the Nile
  2. Fire Excape
  3. Not Your Angel
  4. Still Swing
  5. Watersprite
  6. Brand New
  7. Now Here You Go
  8. Easy St.
  9. Moth Dance
  10. Play


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