Chi ha avuto la fortuna di incontrare Gianbattista Vico ha poi riferito che il giurista, nonché filosofo, avesse sempre ragione. Potevi controbattere alla sue dichiarazioni, ma poi, in un modo o nell'altro, dovevi cedere e ammettere che, sì, lui aveva ragione.
Ascolta o scarica gratuitamente il podcast: Le rose rotolanti - Madchester 30 anni dopoCose tipo i corsi e i ricorsi storici, gli avvenimenti che prima o poi sembrano ripetersi, ritornare, rifarsi vivi, rispuntare all'improvviso, quando meno te lo aspetti. Come l'acido che riappare nelle vicende pop e ne rallenta i movimenti, li rende onirici, li traveste di vecchi-nuovi simbolismi, gli occhi spenti e le gambe molli che però non smettono di muoversi, lo sguardo rivolto al sole accecante, nuove-vecchie forme di decandentismo che riaffiorano.
Trenta anni fa, un gruppo di giovani originari e frequentatori di Manchester, non certo un caposaldo dell'esotismo mischiato all'erotismo, pubblicano un album omonimo che sembra un inedito media utile per dilatare la canzone popolare, invece è un aggiornamento di antichi ricordi sixities miscelati con inediti dettami dance floor.
Da lì esplode la "nuova" musica inglese,
l'indie psych noise dance che non è mai finita.
Marco e Davide, all'epoca dubbiosi, prendono definitivamente coscienza di aver avuto torto e ripiombano nel maggio 1989. Pure contenti, nell'illusione di un'eterna giovinezza. Non svegliateli/vi.
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