Tutto Qui - La Storia Dei Massimo Volume

Autore: Andrea Pomini
Titolo: Tutto qui - La storia dei Massimo Volume
Editore: Arcana Edizioni
Pagine: 352
Prezzo: 18,50 euro

cover_mv“Tutto qui” non è semplicemente, come recita il sottotitolo, “La storia dei Massimo Volume”. È molto, molto di più. È il racconto corale di un’epoca, il rivelarsi di una passione senza limiti, di “una rivoluzione affettiva fra le persone. Dentro una rock band”, come dichiara Vittoria Burattini. Perché, al di là dei loro meriti musicali, quella dei Massimo Volume è stata per molti la consacrazione di un’idea di fare musica che ha nel quotidiano, tra le sue ferite e le sue cure, la sorgente primigenia.

Andrea Pomini ha raccolto le voci di tutti quelli che, in un modo o nell’altro, sono entrati in contatto con la vicenda di una delle band più importanti del rock italiano. Bologna come epicentro di un’amicizia impetuosa, tra il fermento del DAMS, le case occupate, le sbronze colossali, gli squarci di lirismo nascosti nel ventre delle piccole cose. E, così, le figure di Emidio Clementi (“Mimì”), Vittoria Burattini, Egle Sommacal, ma anche di Gabriele Ceci, Metello Orsini e tanti altri, prendono consistenza pagina dopo pagina, attraverso un progressivo intreccio di voci, di opinioni, di rancori o rimpianti, di nostalgia e desideri impetuosi. Ci sono i tormenti post-adolescenziali, la voglia di fuggire che, poi, è soprattutto voglia di tornare più maturi, il desiderio di trasformare la propria vita in qualcosa di duraturo, le mille ipotesi di band, le prime prove e i primi concerti, gli scazzi e le rotture. Tutto in presa diretta, senza mediazioni.

Così, leggiamo della delusione di Umberto Palazzo (tra i fondatori della band), fatto fuori perché la sua personalità così forte urtava con quella, altrettanto statuaria, di Mimì; del povero Gabriele Ceci, tecnicamente limitato ma capace di fare da collante, nonostante fosse il bersaglio preferito degli sfoghi degli altri; del legame fortissimo che unisce Mimì e Vittoria; dell’ombroso e professionale Egle… e via di questo passo. E, lì in mezzo, ecco il racconto del making of di “Stanze”, del capolavoro “Lungo i bordi”, della definitiva consapevolezza di “Da Qui”, del mezzo pasticcio di “Club Privé” (quando si tentò di far cantare Mimì, lui che non è mai stato e mai sarà un cantante!), del brivido e dell’emozione della reunion per la sonorizzazione della versione restaurata de “La caduta della casa degli Usher”, fino alla commozione per il definitivo ritorno, consacrato da un nuovo disco, il recente "Cattive Abitudini".

Sono pagine che si leggono tutte d’un fiato, pagine che grondano di vita e di sincerità. Perché i Massimo Volume sono sempre stati una mosca bianca all’interno del panorama musicale italiano e continueranno ad esserlo. E “Tutto qui” è un libro che non solo i fan dovrebbero leggere, perché è un libro che racconta di un’amicizia e di un intreccio di vite che si è fatto Suono.
Non fatevelo scappare!

(20/11/2010)