Tusk

The Resisting Dreamer

2007 (Tortuga)
noise-metal

Tusk è un supergruppo formato da tre membri dei Pelican, il cantante Evan Patterson e Toby Driver (Maudlin Of The Well, Kayo Dot, Tartar Lamb...), che se ne esce a fine 2007 con un album che - sembra impossibile, lo so - ridisegna la struttura di quel metal tra doom e post-hardcore che sembra aver detto tutto in questi anni 00.

In che modo? Scordatevi innanzitutto il post-rock che costituiva un buon 50-60% della formula dei Pelican; i Tusk arrancano fino alle origini del genere, pescando tra le note più torbide di gruppi come Melvins ed Eyehategod, combinando la loro cruda violenza con molto più noise, voci più efferate e impostando tutto in una sorta di suite. "The Resisting Dreamer", infatti, si presenta come un unico brano composto da quattro movimenti legati tra loro, a formare un flusso di suono allo stato puro, che scorre come un torrente in piena attraverso le chitarre rumorosissime e l'onnipresente groove di basso.

Invece che deragliare in lunghi crescendo/decrescendo tipici del post-rock emotivo, i Tusk arrivano al dunque in ogni pezzo: "Everlasting Sense Of Disgust" si sviluppa attorno a un riff chitarra noise-rock straziata, un basso che sembra uscito dai dischi dei Jesus Lizard e un drumming estremamente dinamico e antitetico ai ritmi più lenti dei Pelican; il tutto finisce tra voci sconnesse sommerse dalla cacofonia. "Cold Twisted Aisle" accelera da zero a cento, culminando in un marasma di urla e interferenze elettroniche, sempre accompagnate dai volumi immani di chitarra/basso/batteria.

Per finire “Life’s Denial”: saliscendi di chitarra, urla filtrate e coda psych-noise che la collega alla finale “Lewdness And Frenzy Of Surrender”, strumentale di 16 minuti di dissonanze e feedback, dapprima cupi e apocalittici, poi distesi e liquidi. Da segnalare, oltre alla perizia tecnica, il gran gusto per le parti vocali: la voce di Patterson salta a piè pari da un registro pulito al grind e allo screamo, presentandosi spesso filtrata o distorta, come se uscisse da un altoparlante in lontananza, nel mezzo di una catastrofe che la sommerge.

Disco vario, compatto ed eclettico, che nei suoi 37 minuti di dramma sa uscire dai dettami di un genere ormai in stato comatoso, pur non rinnegandolo; e non è poco. 

03/01/2008

Tracklist

  1. Everlasting Sense Of Disgust
  2. Cold Twisted Aisle
  3. Life's Denial
  4. Lewdness And Frenzy Of Surrender