Brainville 3

Trial By Headline

2008 (Recommended)
art-rock

Brainville è un ensemble che potremmo definire come un “supergruppo” dell’art-rock, per usare un termine che sa di anni 70, che ruota attorno agli ex-Soft Machine Daevid Allen e Hugh Hopper. La carriera della band nasce nella seconda metà degli anni 90: un quartetto capitanato dall’instancabile Daevid Allen, con il produttore americano Kramer al basso e alle tastiere, e il compianto Pip Pyle (Gong, Hatfield And The North e mille altre situazioni a Canterbury e dintorni…) alla batteria. Produssero un ottimo album, “The Children’s Crusade”, che uscì nel 1999 per l’etichetta di Kramer, la Shimmy Disc.
La formazione attuale, a nove anni di distanza dall'album d’ esordio, vede la band “ridotta a trio”, contando tra i suoi membri i soli Daevid Allen alle chitarre e Hugh Hopper al basso, integrati dal visionario talento di Chris Cutler (ex Henry Cow, Art Bears etc.) alle percussioni.

"Trial By Headline" (dal nome di una vecchia canzone stralunata di Daevid, qui rivisitata in modo assai vispo) è un ruvido, energico, album dal vivo, puramente concepito, registrato con ruvida intenzione. Con spirito singolarissimo, rivela i Brainville quasi come jam-band, ove intenti progressive alla Henry Cow, improvvise aperture space-rock alla Gong, jazz contemporaneo alla Soft Machine sono qui fusi in linguaggio di certa avanguardia, non lesinando in tensioni e dissonanze, con verve punk, nel senso originario del termine, grondando lisergiche sensazioni da un’inattesa, incredibile chitarra solista, poderosa nelle mani esperte del leader australiano.

Spesso si ignora il pionieristico talento alla chitarra di Allen. Ricordo quando un po’ di anni fa mi raccontava, in occasione di un’intervista, di come avesse passato notti alchemiche in casa di Syd Barrett a Earls Court in febbrile ricerca di infiniti sustain, sviluppando quello che poi sarebbe divenuto uno dei topos distintivi dei suoi Gong, quella “glissando guitar” poi protagonista di memorabili album ambientali registrati in tempi assai più recenti.
La formula del trio, già nobilissima ricetta per alcuni dei più riusciti piatti sfornati dalle cucine del rock, del jazz e della cameristica contemporanea, giova assai al sound della band di Canterbury. Lunghi brani ipnotici/noise si aprono in improvvisazioni mozzafiato, ricche di insospettata energia per dei signori, come i nostri, di una certa età.
“We Did It Again”, lunga improvvisazione in stile "free", sembra una sorniona dichiarazione dello spirito ricco di wit e di entusiasmo con il quale questi live, perlopiù berlinesi, sono stati concepiti.

Sound modernissimo per un universo sonoro dove non c’è spazio per nostalgie di sorta ma, anzi, risulta evidente il gusto per la scoperta, per la sperimentazione, per l’urgenza comunicativa e, anche, il piacere di “giocare” ancora coi suoni...

17/07/2008

Tracklist

  1. Trial by Headline
  2. Dedicated to PQ But She Couldn't Heart It
  3. Ocean Mother
  4. Who's Afraid?
  5. Basement Suite
  6. I Bin Stoned Before
  7. Return to Basement
  8. Rubiyat of Honorium Tonsilitisk
  9. Hours Gone
  10. Didditagin

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