Rollerball

Two Feathers

2010 (Wallace Records)
avant-jazz, elettronica, psichedelia, noise

Da oltre dieci anni la Wallace Records di Mirko Spino si pone costantemente in prima linea nella divulgazione di spunti musicali molto poco allineati.
Sempre attenta alle sperimentazioni trasversali, ci propone in questo caso un efficace prodotto a nome Rollerball, band di stanza a Portland con oltre quindici anni di carriera alle spalle e svariati dischi prodotti, dei quali "Two Feathers" è il terzo inciso per la label italiana.

Di non facile catalogazione, "Two Feathers" parte da strutture decisamente jazzy (le iniziali "Aquapipe Netartis" e "Osicles" si dimostrano due riusciti esempi in tal senso), nelle quali pianoforte e sassofono disegnano trame allo stesso tempo sensuali e ardite, per muoversi gradualmente verso territori molto più insubordinati, grazie all'utilizzo di combinazioni di suoni assolutamente geniali.
Già dalla terza traccia ("Rick Wright") cominciano a infiltrarsi benvenuti elementi di disturbo in grado di deviare la scrittura verso lidi intriganti e inattesi, tanto da non consentirci di immaginare dove il disco possa andare a parare lungo il proprio imprevedibile svolgimento.
L'elettronica e la psichedelica si insinuano lentamente nelle pieghe dell'album, trasformandolo in un oggetto indefinibile.

Qualsiasi tentativo di rendere la produzione più fruibile ("Split Pea") è abilmente alternato a soluzioni oblique, come i tribalismi avanguardistici che fanno di "Say It" una traccia così avanti, da consentirgli di mettere a tacere tutti gli Animal Collective e i Vampire Weekend del mondo.
Per ogni brano apparentemente più canonico ("South Dakota") si possono scovare improvvisamente pianoforti che svolazzano in pieno Radiohead-style ("Camera'd") o tracce che paiono partorite dalla follia che fece grande "Kid A" ("Horrible Madness").
Un saliscendi che raggiunge il proprio punto di non ritorno negli esperimenti rumoristici che caratterizzano la parte finale del lavoro, quando "Cellophane Wing" e "Spool" si schiudono verso droni al noise bianco, facendo veleggiare il disco verso ambienti puramente avanguardistici.
Non mancano alcuni sani etnicismi, estrinsecati nella grafica che richiama i geroglifici dell'Antico Egitto e nel sitar che permea "The Sac".

Per la cronaca, i Rollerball sono un trio formato da Amanda Mason Wiles (la voce femminile, nonché strepitosa sassofonista della band), Mae Starr (responsabile della marea di effetti elettronici), Monte Trent Allen (il basso pulsante e spesso funkeggiante del gruppo) e Gilles, che siede dietro la batteria.
Su "Horrible Madness" c'è anche la partecipazione straordinaria di Scott Rosenberg dei Pink Mountain.

Se da un disco vi aspettate aromi inusuali e influenze dissonanti, se non avete timore di lasciarvi condurre in un ascolto assolutamente spiazzante, "Two Feathers" potrebbe davvero fare al caso vostro.
Perché qui davvero nulla è come sembra.

14/10/2010

Tracklist

  1. Aquapipe Netartis
  2. Osicles
  3. Rick Wright
  4. Camera'd
  5. Say It
  6. Split Pea
  7. The Sac
  8. South Dakota
  9. Horrible Madness
  10. Cellophane Wing
  11. Spool

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