Talibam! with Alan Wilkinson

Sempre più vogliosi di collaborare con alcuni dei musicisti più radicali in circolazione, i Talibam! sono questa volta in compagnia del sassofonista inglese Alan Wilkinson, per una discreta carrellata di free-jazz/ free-rock.

Matt Mottel al sintetizzatore e Kevin Shea alla batteria scortano Wilkinson lungo pericolanti crinali Ayler-iani, tra crescendo isterici (“Let's Go Hang Out In Tescos”), sfuriate incendiarie (“Sound Is A Pound”) e sortite mutanti che ricordano alcuni terrorismi no-wave (“Four Circumcised Blokes In A Car/Space Tits”).

L’interplay è sempre fluido e attraversato da una visionarietà tutta metropolitana, anche se nella conclusiva e lunghissima (diciannove minuti) “Obamalamdingdong” le barriere si dissolvono, lasciando ampi margini di navigazioni interstellari. E, allora, è l’ultimo Coltrane a manifestarsi dietro la scenografia articolata e fibrillante, lasciando che la sua eredità risalga, per il tramite di Anthony Braxton, fino alle evoluzioni più radicali della scuola afroamericana (il surrealismo psicotico di “Do You Eat Road Kill”, puntellato da slap-tonguing e screzi atonali).

14/07/2010