Stuart Moxham

Six Winter Morning

2011 (Habit)
acoustic

Con discrezione e classe, Stuart Moxham prosegue nel suo fragile percorso artistico senza alcun compromesso ideologico e artistico. L'ex Young Marble Giants ha definito il suo ambito musicale con una serie di album di fine cantautorato, che non tradisce il tono minimalista che ha caratterizzato i suoi esordi.
Come Martin Newell, Tiny Tim e Roy Harper il musicista gallese conserva un affascinante spirito naif; il suo nuovo album, "Six Winter Morning", è un insieme di istantanee crepuscolari e raffinate, un altro racconto intimo e delicato.

Archiviato il più complesso e variegato progetto a quattro mani "The Huddle House" (condiviso con l'amico Louis Philippe), Stuart Moxham ripercorre i canoni stilistici a lui più congeniali.
"Six Winter Morning" è un album creato con frammenti acustici sbocciati dopo un lungo soggiorno in un cottage di Salisbury Plain: una sequenza di accordi complessi, baciati da un tono rilassato che trasuda sincerità e stupore. Un altro esempio di arte underground che sembra infastidita dall'attenzione chiassosa dei media.

Carezzevoli ballad acustiche ("East"), geniali costruzioni armoniche con strali di viola ("Warning Signs 2"), inattesi canti pagani dal tono corale ("Autumn Song") e preziose gemme in attesa di essere colte ("Blue Loop"), tutto raccontato senza enfasi o clamore.
Senza dubbio la voce di Stuart Moxham non cattura l'ascoltatore distratto, né la sua musica possiede le caratteristiche del cantautore solitario e dannato. Le sei tracce di "Six Winter Morning" con altre vesti e arrangiamenti tuonerebbero nel panorama monocorde della musica indie, ma il sapore di queste meravigliose atmosfere sonore non sarebbe più autentico e stimolante.

28/10/2011

Tracklist

  1. Bring Out The Best
  2. Blue Loop
  3. East
  4. Autumn Song
  5. Warning Signs 2
  6. Tonight

Stuart Moxham sul web