Brika

Voice Memos

2014 (Art House Records)
pop-soul

Una creazione nata sul filo del telefono. Due anime che si incontrano, si confrontano e fondono le proprie idee, soltanto con l’ausilio della voce: più precisamente, tramite messaggi vocali. Sembra l’incipit di un film, magari di una commedia romantica di piccola produzione, e invece è questo il processo di creazione che ha portato alla nascita di "Voice Memos" (titolo pertanto emblematico), lavoro d'esordio della cantautirice di Miami Brika, in collaborazione col produttore e compositore Julio Reyes Copello.

Quattordici canzoni, pezzi minimali con arrangiamenti scheletrici eppure studiatissimi, la cui ossatura ritmica si tinge di colori pastello grazie alla voce jazzata della giovane cantautrice, che non farà rimpiangere i fasti di Adele neanche ai più nostalgici.
Brika gioca bene le sue carte, non ostenta, non è pretenziosa, preferisce invece dilettarsi nel suo talento con semplicità e, soprattutto, con un’autenticità spiazzante e conscia della propria forza. Si muove sinuosamente tra le sue creazioni, più variegate di quanto un primo ascolto potrebbe far intendere, al crocevia tra un appeal soul-pop e umori elettronici.

Talvolta si lascia anche andare a sonorità più commerciali, come nella radio-friendly “Gold”; altre volte, invece, si libra in spazi più intimi (la boutade pianistica "Overtime", che ricorda Marina And The Diamonds), o sforna pezzi da novanta come "Expectations", che avrebbe tutte le carte in regola per diventare la nuova "Royals" - Lorde permettendo.
Persino la parentesi rappeggiante di “Go”, in collaborazione con BOGART, non scalfisce la delicatezza cerulea di "Voice Memos", in cui non v’è rischio che tutto sembri troppo perfetto. La voce di Brika è capace di scaldare gli animi e anzi la sua attitudine rimanda alla mente la sensualità tenue, fragile e consapevole di una giovane Fiona Apple, pur non possedendo il soffio malinconico e tormentato della cantautrice di "Tidal".

D’altro canto, la produzione di Copello scandisce bene le varie fasi dell’album e non avrebbe potuto preservare meglio quella sensazione di freschezza che permea tutto il disco. Probabilmente senza il suo zampino questa magia non si sarebbe venuta a creare: per convincersene basta prestare ascolto al gustosissimo basso etnico che supporta la collosità di “Mumbai”.
Ci troviamo, in conclusione, dinnanzi a un piccolo incanto di intenti musicali. Una formula fantasiosa e convincente, che potrebbe proiettare Brika molto lontano.

07/02/2015

Tracklist

  1. 10.13.13
  2. Expectations
  3. 4.9.14
  4. Options
  5. Overtime
  6. Gold
  7. Moon
  8. Mumbai
  9. 3.7.12
  10. Go (ft. BOGART)
  11. Demons
  12. 10.7.14
  13. Tetris
  14. Crazy 4.10.14

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