Wil Bolton

Le esplorazioni elettroniche di Wil Bolton erano già iniziate, nel 2016, con l'Lp "February Dawn", nuovo album facente parte dell'ormai numerosissima discografia del musicista ingese. Nel luglio dello stesso anno, esattamente il giorno del suo compleanno, Bolton ci regala un nuovo Ep di soli tre brani che continua la sua personale visione della natura e dei suoi ambienti.

"Lichen" ci mostra un musicista ormai esperto nel produrre musica ambient partendo da improvvisazioni live con chitarra, campionamenti, sintetizzatori, loop successivamente rielaborati in studio. Questi quindici minuti di eteree tessiture ambient devono considerarsi un Ep transitorio che, pur non mostrando sostanziali differenze con la precedente discografia, mostrano la consueta vicinanza a musicisti del calibro di Fennesz, del duo Pjusk o di Taylor Deupree. Un'elettronica calda, arricchita da elementi acustici, che non perde mai la capacità di avvolgere l'ascoltatore e di compenetrarsi nel suo ambiente.

L'elemento acustico è prioritario nella sognante title track "Lichen", mentre minimi loop distorti fanno breccia tra i sintetizzatori di "Genmaicha". Nel brano di apertura "Parchment" è il fruscio tanto caro agli appassionati dei vinili a creare quell'atmosfera sospesa tra antico e moderno, tra ricordo sbiadito e presente, che da sempre è uno degli aspetti centrali nella poetica di Wil Bolton.

19/09/2016