Beyoncé

Beyoncé

Beyoncé Giselle Knowles, per tutti Beyoncé, è una cantante, attrice e ballerina statunitense. Nel corso della sua carriera ha venduto oltre 200 milioni di copie in tutto il mondo ed è l’artista ad aver vinto il maggior numero di Grammy Awards della storia (32).

Beyoncé ha iniziato la sua carriera musicale nel 1998 con le Destiny’s Child, band al femminile nata come un quartetto (con Kelly Rowland, LaTavia Roberson e LeToya Luckett) e poi divenuta un trio composto da Queen Bey, Kelly Rowland e Michelle Williams. Il gruppo ha pubblicato cinque album, di cui i primi due con la formazione originaria. Il terzo disco "Survivor" (2001) ha venduto 12 milioni di copie ed è stato candidato ai Grammy Awards tra i migliori album R&B, un premio poi vinto dal quarto album, "Destiny Fulfilled", del 2004.

Nel 2003 Beyoncé ha pubblicato il suo primo album da solista intitolato "Dangerously In Love", contenente la celebre hit "Crazy In Love". Sull'onda dello straordinario successo del debutto, è poi uscito nel 2006 l’album "B’Day", nel quale sono incluse Listen e il feat. con Shakira Beautiful Liar.
Nel 2008 è stata la volta di "I Am…Sasha Fierce", che si è aggiudicato 6 Grammy Awards su 10 nominations. Al suo interno hit internazionali come "Single Ladies", "Halo" e "If I Were A Boy". Sono quindi seguiti "4" del 2011 e l'omonimo "Beyoncé" del 2013, in cui affiora una nuova Mrs Carter: dove un tempo Queen B aggrediva con la sua usuale potenza, ora lascia trapelare i suoi sentimenti più intimi, dosando la voce ma mantenendo comunque alto il pathos. Le atmosfere si sono rarefatte, e la neo-mamma ha messo del suo come mai prima d'ora.

Il successivo Lp "Lemonade" (2016) ha conquistato un Grammy Award come Miglior album Urban, segnando una nuova svolta nel sound di Beyoncé. Mrs Carter dimostra di voler utilizzare il proprio status di icona per prendersi qualche libertà, esplorando il guazzabuglio dell'r&b contemporaneo per creare long playing di senso compiuto. E se la sua attitudine talvolta altezzosa e un po' alienante divide il pubblico in due con la stessa veemenza riservata a Madonna, allora forse è il segno che Queen B sta veramente iniziando a mettere le ali.

L’ultimo disco ad oggi realizzato dall'artista americana è "Renaissance" (2022), l’inizio di una trilogia, caratterizzato da uno stile molto più vicino all’elettronica e al dancefloor. Non a caso si è aggiudicato il premio di Miglior album dance elettronico ai Grammy Awards. Sedici tracce per sessantadue minuti di durata, una cinquantina buona di autori e collaboratori, sample e interpolazioni provenienti da ogni dove, "Renaissance" è un carnevale sonoro cangiante come un arcobaleno e denso come magma che cola inarrestabile dalle pendici del monte. Come già illustrato dal singolare brano di lancio “Break My Soul”, il ritmo è diventato il punto focale di un’opera che guarda al movimento del corpo umano in tutte le sue espressioni, da oggetto del desiderio a strumento per fare comunità e affrontare assieme lo scorrere della vita. La colonna sonora? Vecchia house di Chicago e Detroit, vischiose divagazioni bass, inflessioni rap, moderne influenze afrobeat e amapiano, affilate contorsioni di vogue, coretti r&b e scheletriche impalcaure trap e dub, insomma una vera e propria rinascita, che prova ad abbracciare l’umanità intera dopo un biennio di restrizioni sociali.

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