Jim Steinman

Jim Steinman

Durante i suoi cinque decenni di carriera, Jim Steinman ha costantemente sfidato i trend e le mode, permeando la cultura pop-rock internazionale con canzoni, video musicali e frasi che sono diventate parte dello zeitgeist globale. Steinman una volta ha descritto le sue canzoni come "in bilico tra l’essere elettrizzanti e sciocche". In realtà, proprio il perfetto equilibrio di Steinman tra impatto emotivo e autoironia lo rendeva unico.
Autore di canzoni divenute classici internazionali e accreditato di vendite superiori a 190.000 milioni di unità, Steinman è stato inserito nella Songwriters Hall Of Fame nel 2012 e nella Long Island Music Hall Of Fame nel 2016. Ha anche ricevuto un dottorato honoris causa in lettere umanitarie dalla Amherst University, nel 2013.
Proprio ad Amherst, Steinman ha iniziato a formare la visione e a creare le melodie che alla fine hanno definito la sua carriera. Il suo progetto senior, “The Dream Engine”, è stato commissionato da Joseph Papp, fondatore del New York Shakespeare Festival. Fu al Papp's Public Theatre che Jim e Meat Loaf si incontrarono per la prima volta. Spin Magazine ha definito quell'incontro "uno dei 10 momenti più importanti nella storia del rock and roll". La rara voce da tenore di Meat Loaf si modulava perfettamente alle incredibili canzoni multi-ottava di Steinman, ma era il suo carisma naturale che lo rendeva un antieroe del tutto riconoscibile.

 

La dicitura "Songs by Jim Steinman" è apparsa per la prima volta nell'album di debutto di Meat Loaf del 1977, “Bat Out Of Hell”, che ha venduto più di 50 milioni di copie. Prodotto da Todd Rundgren e realizzato con due membri della E Street Band di Bruce Springsteen, Roy Bittan e Max Weinberg, l'album è diventato un classico del rock, restando nella Top 100 Uk Album Chart per ben 522 settimane e continuando a vendere più di 200.000 copie all'anno.
Sedici anni dopo, Steinman si è riunito con Meat Loaf per “Bat Out Of Hell II: Back Into Hell” del 1993. L'album ha raggiunto la vetta delle classifiche in 38 paesi, trascinato dalla mega-hit mondiale vincitrice di Grammy "I'd Do Anything For Love (But I Won't Do That)". Tre videoclip di accompagnamento all'album sono stati sceneggiati da Steinman e diretti dall'allora nuovo arrivato Michael Bay.

Jim Steinman è anche l'unico compositore ad aver scritto e prodotto canzoni che sono state # 1 e # 2 contemporaneamente su Billboard's Hot 100. Per quattro settimane nel 1983, "Total Eclipse Of The Heart" ha tenuto il primo posto, davanti a "Making Love" scritta per gli Air Supply.
"Total Eclipse Of The Heart" ha fatto guadagnare a Bonnie Tyler una nomination ai Grammy e l'ha spinta alla celebrità internazionale. Con questa canzone, la cantante gallese è diventata la prima donna a raggiungere il primo posto nelle classifiche del Regno Unito. Il video di "Total Eclipse Of The Heart" è culturalmente significativo quanto la canzone stessa. Concepito da Steinman, il video è stato diretto da Russell Mulcahy e ha ricevuto due nomination ai Billboard Video Music Award. Trentasette anni dopo la sua uscita, "Total Eclipse Of The Heart" rimane centrale nella cultura pop. È una delle canzoni più amate, più seguite, più usate nei karaoki al mondo ed è stata persino richiesta da Papa Francesco in un concerto in Vaticano.

Allo stesso modo, è stata una canzone di Jim Steinman a consolidare Celine Dion come superstar globale. Steinman infatti ha vinto un Grammy come produttore e ha ricevuto il premio BMI Song Of The Year nel 1996 per "It's All Coming Back To Me Now", prima traccia del quarto album di Celine Dion, “Falling Into You”. Grande successo hanno anche ottenuto le sue canzoni composte per il film “Streets Of Fire” di Walter Hill, a differenze delle sfortunate (ma geniali) composizioni del progetto “Original Sin”, pubblicato a nome Pandora’s Box destinato però a divenire un oggetto di culto, adorato dai suoi fan.

 

Inizialmente ricercato come paroliere per “Phantom Of The Opera”, Steinman ha poi lavorato con Andrew Lloyd Webber per il musical “Whistle Down The Wind”. Insieme, Steinman e Lloyd Webber hanno scritto il singolo di maggior successo mai tratto da un musical, "No Matter What", dei Boyzone. La canzone è stata la numero 1 in 18 paesi e ha venduto 5 milioni di copie. È stato il singolo più venduto del 1998.
Jim ha anche scritto la colonna sonora di “Tanz der Vampire”, diretto da Roman Polanski. Il musical era basato sul film “The Fearless Vampire Killers” di Polanski. Il musical ha vinto 6 Image Awards (l'equivalente europeo del Tony), tra cui Best Musical e Best Score. È stato visto da 10 milioni di spettatori ed è stato eseguito in 15 paesi in 13 lingue.

 

Sue produzioni hanno interessato anche brani di artisti quali Barbra Streisand, Barry Manilow, Sisters Of Mercy, Air Supply. Più di recente, Steinman aveva focalizzato nuovamente l'attenzione sul suo sogno di una vita di creare un musical basato su “Bat Out Of Hell”. Diretto da Jay Scheib, “Bat Out Of Hell The Musical” è uscito a Manchester, in Inghilterra, nel 2017. Apprezzato per la sua messa in scena innovativa, la sontuosa scenografia e l'uso ingegnoso delle proiezioni video, lo spettacolo è andato in scena a Londra, Toronto, Oberhausen e New York, aggiudicandosi il London Evening Standard Theatre Award per il miglior musical.
Nel frattempo, le sue canzoni sono apparse innumerevoli volte in programmi TV e film, tra cui “Glee”, “I Griffin”, “Criminal Minds”, “Better Call Saul”, “Modern Family”, “Stranger Things”, “Footloose”, “Streets Of Fire”, “Shrek 2”, “Sausage Party”, “Angry Birds” e “Trolls”.
Ma la sua eredità non è rappresentata solo dalle vendite e dal successo dei suoi brani. Lascia infatti dietro di sé uno stile unico e inconfondibile costruito attraverso canzoni e dischi dal tocco epico, grandioso, sposando la propria sensibilità teatrale alle potenzialità espressive del rock.
Jim Steinman si è spento a Putnam Valley (New York), a 73 anni.

 

(Fonte principale: jimsteinman.com/)

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