Stefano Pilia, nato a Genova nel 1978 ma bolognese d'adozione, è un chitarrista, contrabbassista e compositore elettroacustico.
Il suo diploma in conservatorio lo porta ad iniziare a curiosare nei meandri dell'improvvisazione all'interno di una formazione prettamente classica, anche se i primi passi ufficiali si sono sviluppati come virtuoso chitarrista e contabbassista all'interno dell'area punk-rock, per poi spostarsi negli anni a elaborare texture su forme sonore che, oltre alla chitarra, hanno coinvolto loop, registrazioni ambientali e orchestrali.
Il suo lavoro prende corpo a partire dalla pratica esecutiva polistrumentale, in relazione ai processi di registrazione e produzione.
Pilia porta avanti una ricerca tesa all’esperienza sonora come possibilità estatica e creativa attraverso l’indagine delle proprietà sinestetiche del suono e delle sue relazioni con spazio, tempo e memoria.
Oltre alla produzione solista, e’ tra i fondatori del gruppo 3/4HadBeenEliminated, sintesi tra improvvisazione, composizione elettroacustica e sensibilità avant-rock. Suona con ZU, con il quartetto psichedelico In Zaire, con David Grubbs e Andrea Belfi nel BGP trio, nel Sogno del Marinaio con il leggendario Mike Watt al basso e Paolo Mongardi alla batteria, e con la chitarrista Alessandra Novaga.
Importanti sono le collaborazioni con Massimo Pupillo, Alberto Boccardi e Paolo Spaccamonti, con i quali pubblica alcuni interessanti progetti di chiara estrazione sperimentale che tocca settori quali elettronica, drone e post-rock.
Dal 2008 al 2016 ha fatto parte dei Massimo Volume, dal 2012 è il chitarrista della stella del Mali Rokia Traoré e dal 2015 parte degli Afterhours.
Ha lavorato frequentemente per realizzazioni sonore, sia live che su supporto, in produzioni teatrali, reading, film, installazioni e video arte (Gianluigi Toccafondo, Angela Bullock, Zimmerfrei, Nico Vascellari, Edoardo Gabbriellini, Homemovies, Wuming, Emidio Clementi).