I Saints sono stati una delle prime e più influenti band punk rock australiane. Sono stati fondati a Brisbane nel 1974 da Chris Bailey (voce), Ed Kuepper (chitarra) e Ivor Hay (batteria). Con il loro sound abrasivo e la loro attitudine iconoclasta, i Saints si sono distinti dalla scena musicale australiana, allora dominata dal rock mainstream, aprendo la strada a molte band punk e post-punk.
Nel 1976, con l’autoproduzione del singolo "(I'm) Stranded," i Saints catturarono l'attenzione della critica internazionale, compreso il settimanale britannico Sounds, che definì il brano “un istantaneo classico punk.” "(I'm) Stranded" divenne un inno per la nascente scena punk, portando la band all’attenzione della casa discografica Emi.
Nel 1977 uscì il primo album della band, "(I'm) Stranded," che includeva brani iconici come la title track "(I'm) Stranded" e "No Time." Il disco era una miscela furiosa di riff aggressivi e un’energia quasi primitiva, con un’estetica punk grezza e ribelle. Nonostante il loro stile inconfondibile, i Saints non si allinearono strettamente al movimento punk britannico o americano, mantenendo un sound decisamente unico.
L'anno successivo la band pubblicò "Eternally Yours," segnando un’evoluzione nel sound. Con l'aggiunta di sezioni di fiati, il gruppo ampliò la propria tavolozza sonora, passando a un punk rock più sofisticato e dinamico, con influenze rhythm and blues. Tra i brani memorabili dell'album ci sono "Know Your Product," con i suoi fiati esplosivi, "This Perfect Day," un inno punk convenzionale, e "A Minor Aversion." "Eternally Yours" consolidò la reputazione dei Saints, evidenziando la loro capacità di evolvere oltre i confini del punk.
Con "Prehistoric Sounds" (1978), i Saints esplorarono territori vicini al soul e al jazz. L'album, considerato sperimentale per l’epoca, contiene tracce come "Swing For The Crime" e "Brisbane (Security City)," caratterizzate da arrangiamenti più elaborati e tematiche cupe. Questo cambiamento non fu accolto positivamente da tutti i membri della band e portò a tensioni interne che culminarono nella separazione di Ed Kuepper.
Dopo la separazione, Chris Bailey restò l’unico membro originale e continuò con il nome dei Saints. Negli anni 80 la band attraversò vari cambiamenti di formazione e pubblicò album come "The Monkey Puzzle" (1981) e "A Little Madness To Be Free" (1984), con un suono più melodico e meno abrasivo. Con brani come "Just Like Fire Would," una delle canzoni più celebri della produzione post-punk della band, Bailey esplorò nuove direzioni, passando dal punk al folk rock e al pop.
Parallelamente, Kuepper avviò una prolifica carriera solista e formò i Laughing Clowns, influenzati dal jazz e dalla new wave.
Durante gli anni 90 e 2000, i Saints sperimentarono un revival, grazie al ritorno di interesse per le origini del punk. Bailey, che continuava a portare avanti il progetto, pubblicò album come "Prodigal Son" (1988) e "Howling" (1996), riaffermando il proprio talento di compositore e performer. In brani come "Grain Of Sand" e "Something Wicked," il suono si era evoluto verso un rock più maturo e introspettivo, pur mantenendo l’attitudine ribelle delle origini.
Il contributo dei Saints alla musica punk e rock è stato riconosciuto come influente, con "(I'm) Stranded" spesso citato come uno dei brani fondamentali del punk rock. Negli anni successivi, sia Bailey che Kuepper ricevettero riconoscimenti per il loro contributo alla musica australiana e internazionale.
I Saints sono considerati pionieri, non solo per essere stati una delle prime band punk fuori dal Regno Unito e dagli Stati Uniti, ma anche per aver continuamente ridefinito i confini del proprio suono, marchiando a fuoco una importante stagione musicale australiana.