01/11/2024

Personal Trainer

Covo Club, Bologna


La prima intervista nel backstage di casa Covo Club non si scorda mai, almeno per la penna di questo articolo resterà un ricordo indelebile. Era il primo novembre, data alquanto rischiosa per un gruppo semisconosciuto nel nostro paese come i Personal Trainer, faceva un freddo boia e non si vedeva a un palmo dal naso a causa della nebbia fitta. Il pericolo di tappa semi-deserta è stato scongiurato dall’arrivo dei fedelissimi attendenti della venue con grande tranquillità (complice la precedente nottata brava di Halloween). Nessun progetto nel ruolo di supporter, solo il super-settetto indie-rock/pop Diy olandese capitanato da Willem Smit, che una volta schierato in scena riempie ogni spazio vitale del palco del Casalone, e la sua setlist quasi totalmente incentrata sul sophomore “Still Willing”, uscito per Bella Union ad agosto di quest’anno.

L’apertura in crescendo è sorprendentemente affidata a un inedito intitolato “Buildings”, i cui guitar-riff nineties rimandano subito all’operato di Pavement e Dinosaur Jr., ingranando con “Intangible”, in una versione un po’ più ruvida con basso prominente e chitarre in vista, rispetto a quella presente su disco, per poi rallentare con il sassofono e i cori armonici in coda a “Texas In The Kitchen”, traccia pescata dall’esordio “Big Love Blanket”, le cui caratteristiche rimandano all’incedere tipico dei Bodega con vezzi dei primi Black Country, New Road.
Si ritorna su toni scherzosi con la zuccherosa e gongolante “I Can Be Your Personal Trainer”, mentre le ritmiche e il pop corale di “Cyan” trovano nuovamente il sax in primo piano, anche qui in maniera più “corposa” in confronto con la traccia registrata in studio.

Willem scambia spesso battute con i compagni tra una canzone e l’altra, e riesce a coinvolgere efficacemente il pubblico, soprattutto su uno dei momenti più alti, rappresentato dai ritornelli radio-friendly di “Round”. Si spicca definitivamente il volo con una più veloce e ritmata “New Bad Feeling”, che appare in una chiave totalmente stravolta (e migliorata), coerente con la successiva e scanzonatissima “Fiddlefunk”, presente in “Gazebo”, vecchia compilation del 2021, il cui mood rimanda dritto dritto all’indie-pop/rock del decennio Zero dei Vampire Weekend.
Si riprende fiato (ma non pronunciandone il titolo per intero) con “What Am I Supposed To Say About The People And Their Ways”, anticamera della bassline funky della danzereccia “Rug Busters”, secondo e ultimo pezzo forte pescato dal debut, avviandosi verso la conclusione della performance con un trittico che comprende i rapidi fraseggi di chitarra del vecchio brano “1,000,000”, incluso solo nell’Ep “Personal Trainer Live At Katzwijm” (2023), la lunga e articolata “Upper Ferntree Gully” e la lenta chiosa concessa a “Still Willing”.

Oltre a una ventata di buon umore (che non guasta mai), ciò che si riceve a un live dei Personal Trainer è una continua sorpresa, specie nell’osservare la band che modella un brano in una forma inedita e completamente differente dall’originale. Tutto questo, unito all’autoironia e alla vivacità di Smit, valido mattatore sulla scena, mette in luce un’ottima coralità e affinità nella dimensione dal vivo tra tutti i componenti presenti, segno che i Nostri si divertano semplicemente a suonare insieme, prima di qualsiasi altra cosa.

Setlist

Buildings
Intangible
Texas In The Kitchen
I Can Be Your Personal Trainer
Cyan
Round
New Bad Feeling
Fiddlefunk
What Am I Supposed To Say About The People And Their Ways
Rug Busters
1,000,000
Upper Ferntree Gully
Still Willing

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