Melpignano, 1988: nel paese del Salento si tiene un evento che segna un momento storico. Per la prima volta, infatti, alcune rock band sovietiche si esibiscono oltre la cortina di ferro, portando la loro musica e il loro spirito ribelle in un contesto culturale del tutto nuovo. A pochi mesi di distanza, nel marzo del 1989, una selezione di band italiane, tra cui i CCCP – Fedeli alla linea, compie il viaggio inverso per suonare in Unione Sovietica. Un’esperienza ripercorsa dal film "Kissing Gorbaciov", in onda – in prima visione – su Sky Arte sabato 9 novembre. La pellicola racconta un evento che, in pochi mesi, riuscì a unire due universi diversi, evidenziando l’universalità della musica. Qui sotto il teaser di "Kissing Gorbaciov".
“La storia che ha portato alla nascita di questo film inizia da lontano”, spiegano i registi Andrea Paco Mariani e Luigi D'Alife. “Era infatti il 2017 quando arrivammo a Melpignano, un piccolo paese del Salento, per la presentazione di un nostro film ed è lì che, per la prima volta, ci fu raccontata l'incredibile vicenda de ‘Le idi di Marzo’”, il festival che portò per la prima volta la musica sovietica nel mondo occidentale. “Una storia che, sin da subito, ci sembrò avvincente, con tratti surreali e grotteschi, ma anche densa di significati profondi e di istanze di cambiamento”, sottolineano Mariani e D'Alife, ricostruendo l’iter della loro opera. "Kissing Gorbaciov" ripercorre una storia che in pochi conoscono e di cui esistono rare testimonianze d’archivio, riportandoci indietro nel tempo, quando per la prima volta dei gruppi rock sovietici si esibirono oltre cortina in quello che la critica musicale definì “il primo sbarco ufficiale della nuova armata musicale russa”.
Mikhail Gorbaciov era stato eletto nel marzo dell'85 come presidente del Pcus e, all’alba della prossima caduta del muro di Berlino, ci si trovava in un momento in cui, sia la Storia che le storie di chi era sul palco, stavano cambiando per sempre: il festival viene subito chiamato “Le Idi di Marzo”. La primavera successiva saranno alcune band italiane, tra cui i CCCP di Giovanni Lindo Ferretti, a esibirsi in Unione Sovietica. Attraverso materiale d’archivio e testimonianze, scopriremo l’incredibile storia del tour che riuscì a creare un ponte tra due mondi fino ad allora divisi attraverso un linguaggio che non ha bisogno di interpreti: la musica. Il film, presentato in anteprima al 64° Festival dei Popoli di Firenze, attraverso le testimonianze dei diretti protagonisti, i racconti, gli archivi inediti ed esclusivi, copre più di 3.500 km tra Melpignano e San Pietroburgo, passando per la rossa Emilia e Mosca.