I CCCP fanno il bis a Berlino. La band emiliana ha tenuto il secondo dei tre concerti di "Cccp in Dddr", in programma all'Astra Kulturhaus di Friedrichshain, nel quartiere a est della capitale tedesca che Giovanni Lindo Ferretti ha definito in un breve monologo parte della "Berlino ferroviaria e imperiale, ultimo margine rimasto rudimentale e vivo prima dell'assalto definitivo delle gru e dei grattacieli vetrati". Con il loro mix di "punk filosovietico e musica melodica emiliana", i CCCP hanno celebrato la ex-Berlino Est puntando scenicamente anche su simboli dell'allora Ddr, tra video d'epoca, cavalli di frisia, pezzi di muro e l'utilitaria di regime, la Trabant, sulle note dell'inno della Repubblica democratica tedesca. Sul palco è riapparso Andrea Scanzi che, di nuovo tra fischi come nella prima serata, ha arringato brevemente il pubblico introducendo l'esecuzione di "Emilia Paranoica". Stessa scaletta della serata precedente e stesse performance stranianti sul palco ad opera di Annarella Giudici, "benemerita soubrette", che ha indossato fra l'altro una bandiera della Ddr, una rossa del Pci con falce e martello e un simbolo sovietico, e l'ineffabile Danilo Fatur, "artista del popolo" , in scena quasi costantemente a torso nudo con cinghie bondage. Ferretti e Zamboni, assecondati dai loro due partner, hanno riproposto una carrellata di brani storici, da "Battagliero" a "Spara Jurij", da "Morire" e "Curami", fino a "Cccp in Ddr - Wir sind die Turken von heute". A chiudere la serata, una sobria esecuzione di "Amandoti", accompagnata solo da violino e coro del pubblico. Ecco alcuni video amatoriali di un fan e un medley a cura del Mitte dalla due giorni berlinese dei CCCP.
I tre concerti con la formazione storica dei CCCP chiudono un ciclo di celebrazioni che include la mostra in corso da ottobre fino al 10 marzo ai Chiostri di San Pietro di Reggio Emilia, intitolata "Felicitazioni! Cccp-Fedeli alla linea. 1984-2024", in attesa delle date italiane (non ancora annunciate). All'ingresso dei concerti erano in vendita il nuovo album "Altro che nuovo nuovo", uscito la scorsa settimana con pezzi inediti quali "Oi Oi Oi", "Sexy Soviet" e "Onde", spillette col titolo del concerto e il libro della mostra di Reggio Emilia.