Rebekah Del Rio, la voce di "Mulholland Drive", è morta a 57 anni

27-06-2025

Difficile dimenticare quella scena: un sipario rosso, un teatro sospeso nel tempo, e la voce straziante di Rebekah Del Rio che canta "Llorando". Un momento chiave di "Mulholland Drive", il capolavoro onirico e perturbante di David Lynch. Rebekah Del Rio, indimenticabile protagonista di quella sequenza, è scomparsa il 23 giugno all’età di 57 anni. Al momento non sono note le cause del decesso.
La collaborazione con Lynch nacque quasi per caso. Durante un incontro a casa del regista, organizzato dal loro agente in comune Brian Loucks, Lynch le chiese di provare un vecchio microfono a valvole Telefunken nel suo studio di registrazione. Una volta entrata, Del Rio iniziò a cantare a cappella la sua versione in spagnolo di "Crying" di Roy Orbison, che aveva creato come tributo alla cantante tejana Selena, assassinata anni prima. Non sapeva che John Neff, l’ingegnere del suono di Lynch all’epoca, avesse premuto il tasto “rec”. Quella registrazione grezza, mai modificata, sarebbe poi diventata il cuore della scena del Club Silencio in "Mulholland Drive", uno dei momenti più memorabili del film. La scena venne girata più volte, con Laura Harring e Naomi Watts sempre presenti sul set: Del Rio insisteva perché le attrici vivessero il brano dal vivo, per trasmettere un’emozione autentica. Il risultato è una delle sequenze più evocative e struggenti del cinema lynchiano: potete vederla qui sotto.



Ma "Mulholland Drive" non fu l’unica incursione nel mondo del cinema e della musica: Del Rio cantò anche l’inno nazionale americano nell’allucinato finale di "Southland Tales" di Richard Kelly e tornò a lavorare con Lynch per "Twin Peaks: The Return", dove appare accanto a Moby al Roadhouse indossando un abito a motivi chevron bianco e nero, in diretto richiamo visivo al pavimento della Black Lodge. Stavolta interpretava "No Stars", un brano originale co-scritto con Lynch e Neff nel 2001 e poi pubblicato nel suo album del 2011 "Love Hurts Love Heals". La canzone è un’elegia spettrale per un passato stellato ormai perduto, che è "ora… un sogno", e culmina nel desolato ritornello: "No stars". Eseguita subito dopo il commiato della Signora del Ceppo con le sue parole sul "bagliore… che svanisce", la performance diventa un perfetto epilogo, che riflette i temi centrali della terza stagione: il tempo perduto e l’impossibilità di riappropriarsene.
Resta però "Llorando" – sospesa tra dolore, illusione e incanto – l’eredità più potente e riconoscibile di Rebekah Del Rio. Un’interpretazione che continuerà a commuovere e a turbare, proprio come il film di cui è parte.