Morto Steve Albini, guru della scena indie alla guida di Shellac e Big Black e produttore per dischi storici dell'alternative rock

08-05-2024
È morto Steve Albini. Celebre frontman e produttore, figura centrale della scena indie e alternative mondiale, è scomparso all'età di 61 anni a causa di un infarto. La notizia, come riporta Pitchfork, è arrivata dal personale del suo studio di registrazione Electronic Audio.
Steve Albini, vero nome Steven Frank Albini (Pasadena, 22 luglio 1962 – Chicago, 8 maggio 2024), è stato un cantante, chitarrista, produttore discografico, ingegnere del suono e critico musicale. Oltre che frontman di storici gruppi alternative rock come Shellac, Rapeman e Big Black, Albini ha anche prodotto alcuni degli album che hanno fatto la storia del rock degli ultimi 40 anni, tra i quali "In Utero" dei Nirvana (qui il nostro approfondimento su quella storica collaborazione), "Surfer Rosa" dei Pixies e "Rid Of Me" di PJ Harvey. È stato inoltre il fondatore della compagnia Electrical Audio, che opera con due studi di registrazione a Chicago.

Nato a Pasadena, in California, e cresciuto in Montana, da giovane si era trasferito a Chicago, dove viveva ancora oggi. Salito alla ribalta all'inizio degli anni Ottanta come frontman dei Big Black (il trio di Chicago noto per il rock aggressivo a base di chitarre che utilizzava una drum machine anziché un batterista in carne e ossa), aveva raggiunto l'apice della fama dopo aver prodotto "In Utero", aiutando Kurt Cobain a individuare il suono che voleva dare alla sua band dopo che quello che era stato registrato nel disco precedente, "Nevermind", non lo aveva soddisfatto. Albini era noto per restituire nei dischi che produceva un suono molto fedele a quello che le band avevano nei concerti dal vivo, interferendo poco nel processo artistico. Amava infatti farsi chiamare ingegnere piuttosto che producer e, per tutta la propria carriera, ha continuato a criticare apertamente le pratiche di sfruttamento dell'industria musicale. Insisteva per ottenere il credito "Recorded by Steve Albini" ma rifiutava le royalties delle registrazioni da lui effettuate, un bonus finanziario comune per la maggior parte dei produttori. Ancora negli ultimi anni, Albini accettava costantemente ingaggi di produzione, rifiutando il pagamento delle royalties in segno di sostegno ai suoi artisti indie.
Con i suoi Shellac stava preparando il tour di presentazione del nuovo album "To All Trains", in uscita proprio la prossima settimana, venerdì 17 maggio.
Qui sotto il video in cui Steve Albini raccontava le sue condizioni per la collaborazione con i Nirvana per "In Utero".