Helios

Ayres

2007 (Type)
electro-acoustic

Come se la sua personalità artistica non presentasse già tante diverse sfaccettature, Keith Kenniff ne aggiunge un’altra, non poco sorprendente, nella mezz’ora scarsa di questo mini album, che costituisce l’immediato seguito degli splendidi intrecci elettroacustici dell’ultimo “Eingya”. Nelle sei tracce comprese in “Ayres” non solo si affaccia per la prima volta l’elemento vocale, ma esso è posto al servizio dell’insospettabile vena cantautorale di Kenniff, qui declinata in composizioni soffuse che, rispetto alle precedenti opere a nome Helios e Goldmund, presentano quale tratto comune l’espressione scarna e minimale.

I primi tre brani ricalcano a grandi linee le morbide trame a prevalenza elettronica di “Eingya”, aggiungendovi soltanto semplici melodie, echi distanti e sognanti sentori nordici dall’incedere avvolgente come le partiture più quiete dei Sigur Rós (“A Rising Wind”), oppure esili battiti elettronici che apportano un movimento lento e ipnotico (“Woods And Gives Away”, “Signed I Wish You Well”). Nelle restanti tre tracce, Kenniff osa ancora di più, ponendo alla prova la sua voce soffusa e il suo delicato songwriting prima con l’accompagnamento del solo pianoforte nell’ottima “Soft Collared Neck”, poi con la chitarra acustica di “The Obeisant Vine” e infine ancora con l’elettronica quasi giocosa di “In Heaven”.

A conferma della sua straordinaria versatilità, pare che Kenniff stia già lavorando a un’opera prettamente cantautorale, per sola voce e chitarra; nel frattempo, “Ayres” può dirsi un esperimento riuscito, nonostante denoti una certa timidezza di approccio a una forma espressiva inconsueta, eppure affrontata con consapevolezza tale da farne qualcosa più di un mero lavoro di transizione.

04/09/2007

Tracklist

  1. A Rising Wind
  2. Woods And Gives Away
  3. Signed I Wish You Well
  4. Soft Collared Neck
  5. The Obeisant Vine
  6. In Heaven

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