Sono passati cinque anni dal precedente “Fashionably Late”, uscito nel 2002 dopo oltre vent’anni di silenzio dovuti a un crollo psicofisico seguito al divorzio sentimentale e artistico dal marito Richard Thompson. Avvalendosi di collaboratori di immemore talento, come il grande John Kirkpatrick e John Doyle, Linda offre un lavoro di passione, con gran parte delle composizioni originali, scritte assieme al figlio Teddy, bravo musicista, qualche cover (una straordinaria “Day After Tomorrow” di Tom Waits con Kathleen Brennan e “Beauty”, scritta per lei da Rufus Wainwright, cantata con struggente pathos da Linda, con le armonie vocali e la seconda voce cantate da Antony Hegarty di Antony And The Johnsons). Proprio “Beauty”, infatti, svetta tra i brani migliori dell’album, avvalendosi di una piccola orchestra da camera che conferisce alla canzone un’atmosfera sospesa nel tempo, contemplando in singolari similitudini i fati di Oscar Wilde e Michael Jackson. Un vero capolavoro sul tempo che passa e sulla maturità i cui testi per intensità ricordano profondità byroniane.
Vi sono canzoni decisamente folk, come la bella “Blue & Gold”, dal sapore Albion Band, o come la strepitosa versione della tradizionale “Katy Cruel”, altre più sperimentali, come “Nice Cars”, scritta da Kamila Thompson, figlia di Richard e Linda, anch’ella giovane cantautrice di grande talento, e il tributo di Linda al patriarca del folk inglese Bob Copper, in “Whisky, Bob Copper And Me”. Da notare la copertina a “fumetti”, disegnata da Peter Blegvad. Certamente il lavoro migliore di Linda dagli anni 70, uno dei suoi migliori in assoluto, un disco memorabile, prodotto con gusto, passione ed esperienza.
12/11/2007