Autumn's Grey Solace

Ablaze

2008 (Projekt)
dream-pop
7

Il giovane e prolifico duo composto dal polistrumentista Scott Ferrell (chitarre, basso e batteria) e dall'usignolo Erin Welton (voce e tastiere) giunge al traguardo del quinto album, apportando non poche novità al loro peculiare dark-dream pop. Il loro sound, solitamente immerso in nebbie e rugiade, vira verso i raggi del sole, in un instabile ricerca di forme e contenuti, enfatizzando tanto il lato "dream" quanto, soprattutto, quello "pop" della loro musica.

Ovvio, i loro brani parlano pur sempre il linguaggio dei Cocteau Twins (con spruzzate di Lush, Cure, Cranes): chitarre tintinnanti, ritmi dolci e carezzevoli, voce leggera come una piuma. Ma l'ampiezza espressiva del duo della Florida è vasta, e consente loro di esprimersi con questo "Ablaze" in una notevole varietà di toni. Accade così che se brani come l'iniziale "Endlessly" pigiano forte sul versante più zuccheroso della loro musica, segnando comunque un traguardo formale (provate a liberarvi della sua orecchiabile e melensa armonia), altri, come la drammatica "Tusk" o "Into The Stream", si perdono in ipnosi celestiali, graziate da tocchi di dolce psichedelia.

E accade anche che nella parte centrale dell'album i toni si incupiscono d'improvviso, inanellando una serie di brani che lambiscono il puro rock gotico (per quanto etereo e sognante): polverosi fantasmi dark tormentano la soave "Eternal Light"; "The Moon Nocturnal" è un uragano travolgente in bilico tra sogno e incubo; "A Rhythm That Writhes" è una sarabanda che si spinge addirittura in territori cari ai Faith & The Muse.
Così come di improvviso son cadute le tenebre, ecco che nei brani conclusivi Erin e Scott mutano nuovamente, e bruscamente, registro, cimentandosi in una serie di radiose e spudorate frivolezze pop, che sanno di pomeriggi assolati e luminosi. "Sea Of Honesty", in particolare, si segnala come il brano più leggero e ricercato. Spicca in ogni momento il talento strumentale e compositivo del duo, capace di costruire con apparente facilità e noncuranza canzoni che restano nella memoria sin dal primissimo ascolto.

A sintetizzare le molte anime di questo disco arioso e spiazzante sono i due brani più riusciti, "Immortal Muse", agile e avvolgente, e l'ardita "Fluttermoth", ovvero lo stupore di una creatura notturna che per la prima volta vede la luce del sole. Proprio in un raggio di sole sembra svolgersi il viaggio di "Ablaze". Passando per il pop, ogni tanto sfiorando addirittura quello mainstream, sorvolando le radici dark-wave, addentrandosi in ognuna delle possibilità concesse dal loro genere di riferimento e uscendone sempre con piglio personale e convincente.
"Ablaze" è l'ennesimo centro di una band ancora giovanissima ma già di primo piano.

19/04/2008

Tracklist

1. Endlessly
2. Fluttermoth
3. Into The Stream
4. Immortal Muse
5. Tusk
6. Eternal Light
7. The Moon Nocturnal
8. A Rhythm That Writhes
9. Imaginary Grey
10. Sea Of Honesty
11. Angelspeak

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