“Le mie canzoni sono il massimo cui si può avvicinare una love song, anche se non sono vere e proprie canzoni d’amore”. Non è dubbiosa rispetto alle sue doti, Thao Nguyen, e di sicuro delle sue capacità sono certi anche alla Kill Rock Stars, dove puntano su questa giovane americana di origini vietnamite come nuovo talento per la scena folk-pop.
Ascoltando “We Brave Bee Stings And All”, album di debutto internazionale - dopo un Ep e un introvabile primo album - non si può dire che i patron dell’etichetta non abbiano visto bene: la ventitreenne della Virginia dimostra di possedere buone doti di songwriting, passando con disinvoltura da arrangiamenti variopinti a interpretazioni acustiche e solitarie.
I riferimenti sono i più classici dell’odierno mondo folk-pop, Beth Orton, Cat Power, Feist o Jolie Holland, ma anche, per il tono della voce un po’ infantile e sgraziato, Edie Brickell. Thao, però, riesce a mantenere una buona dose di genuinità grazie a un uso, spesso sottotono ma ben congeniato, degli strumenti tradizionali, come il banjo nel veloce folk di “Swimming Pool” o l’hammond che tinge il ritornello di “Geography”, per il resto incentrata pressoché interamente sul canto.
La Nguyen sa dare intensità a episodi scarni (la già citata “Geography” o “Big Kid Table”), ma è altrettanto capace di costruire pavimentazioni sonore giocose e attraenti, come l’orchestrina di fiati, piano e banjo in “Feet Asleep”, la rutilante marcetta pop di “Beat (Healt, Life & Fire)” o il leggero sapor caraibico della chitarrina di “Bag Of Hammers”.
Non tutto è rose e fiori, però, e la baldanza compositiva ed interpretativa porta Thao anche fuori strada; “Yes, So On And So On” e “We Go”, fiacche e scialbe, e “Fear And Convenience”, troppo sconclusionata con i suoi cambi di melodia, rovinano parecchio la seconda parte del disco, risollevata un po’ da “Violet”, leggera come foglia al vento, e dal bel folk solare di “Travel”.
Un disco acerbo ma ricco di sfumature e piacevole nel suo barcamenarsi tra timida allegria e dolce malinconia; un album che, nonostante qualche pecca, racchiude sicuramente i semi di un talento che può sbocciare nell’immediato futuro.
13/02/2008