Thao and The Get Down Stay Down

We Brave Bee Stings And All

2008 (Kill Rock Star)
songwriting, folk-pop

“Le mie canzoni sono il massimo cui si può avvicinare una love song, anche se non sono vere e proprie canzoni d’amore”. Non è dubbiosa rispetto alle sue doti, Thao Nguyen, e di sicuro delle sue capacità sono certi anche alla Kill Rock Stars, dove puntano su questa giovane americana di origini vietnamite come nuovo talento per la scena folk-pop.
Ascoltando “We Brave Bee Stings And All”, album di debutto internazionale - dopo un Ep e un introvabile primo album - non si può dire che i patron dell’etichetta non abbiano visto bene: la ventitreenne della Virginia dimostra di possedere buone doti di songwriting, passando con disinvoltura da arrangiamenti variopinti a interpretazioni acustiche e solitarie.

I riferimenti sono i più classici dell’odierno mondo folk-pop, Beth Orton, Cat Power, Feist o Jolie Holland, ma anche, per il tono della voce un po’ infantile e sgraziato, Edie Brickell. Thao, però, riesce a mantenere una buona dose di genuinità grazie a un uso, spesso sottotono ma ben congeniato, degli strumenti tradizionali, come il banjo nel veloce folk di “Swimming Pool” o l’hammond che tinge il ritornello di “Geography”, per il resto incentrata pressoché interamente sul canto.
La Nguyen sa dare intensità a episodi scarni (la già citata “Geography” o “Big Kid Table”), ma è altrettanto capace di costruire pavimentazioni sonore giocose e attraenti, come l’orchestrina di fiati, piano e banjo in “Feet Asleep”, la rutilante marcetta pop di “Beat (Healt, Life & Fire)” o il leggero sapor caraibico della chitarrina di “Bag Of Hammers”.

Non tutto è rose e fiori, però, e la baldanza compositiva ed interpretativa porta Thao anche fuori strada; “Yes, So On And So On” e “We Go”, fiacche e scialbe, e “Fear And Convenience”, troppo sconclusionata con i suoi cambi di melodia, rovinano parecchio la seconda parte del disco, risollevata un po’ da “Violet”, leggera come foglia al vento, e dal bel folk solare di “Travel”.

Un disco acerbo ma ricco di sfumature e piacevole nel suo barcamenarsi tra timida allegria e dolce malinconia; un album che, nonostante qualche pecca, racchiude sicuramente i semi di un talento che può sbocciare nell’immediato futuro.

13/02/2008

Tracklist

  1. Beat (Health. Life and Fire)
  2. Bag of Hammers
  3. Big Kid Table
  4. Swimming Pools
  5. Geography
  6. Feet Asleep
  7. Yes. So On and So On
  8. Fear and Convenience
  9. Violet
  10. Travel
  11. We Go

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