A Singer Of Songs

Old Happiness

2010 (Hi54LoFi)
songwriter

Avete mai immaginato di trovarvi nei panni di Jim Carrey in una scena di "Eternal Sunshine Of The Spotless Mind"? Di poter scegliere quali ricordi cancellare dalla vostra memoria? Delusioni, imbarazzi, ferite ancora aperte... Saremmo ancora noi stessi, senza quella porzione dolorosa del nostro passato?
Anche Lieven Scheerlinck, songwriter belga di stanza a Barcellona, ha provato a fare un elenco di ricordi da cancellare. Ma subito, impigliato nel clima nostalgico di una pagina di Jonathan Franzen, si è scoperto a tenere tra le mani una vecchia fotografia: e quelle memorie che cercava di rimuovere hanno preso inaspettatamente la forma di una canzone. Ecco, i suoi brani sono fatti così: sono come le pagine di un diario, scritte con l'impellente autenticità di un appunto indispensabile da annotare. Istanti fermati nel tempo per non permettere che si dissolvano: scegliere di custodirne solo una parte sarebbe come tradire sé stessi.

Nient'altro che un cantante di canzoni, proprio come proclamava Johnny Cash sui versi di Tim O'Connell: così si autodefinisce Scheerlinck sin dalla scelta del proprio moniker. Canzoni scritte di getto, registrate senza troppi orpelli e subito condivise attraverso una pagina di MySpace. "Scrivo e registro queste piccole canzoni in uno o due giorni al massimo. Mi piace l'impressione grezza della canzone sul nastro quando scrivi e registri in fretta". Una filosofia che ispira la musica di Scheerlinck anche nel suo secondo album a nome A Singer Of Songs, "Old Happiness", raccolta di una dozzina di istantanee scattate tra il 2008 e il 2009.
A partire dalla title track - ballata che parte in chiaroscuro per colorarsi di strumenti nel finale - i brani di "Old Happiness" hanno il sussurro profondo di Barzin e Damien Jurado, con un'atmosfera polverosa che sembra rimandare ad un Conor Oberst spogliato di enfasi. Storie solitarie, confessioni notturne, bozzetti per voce e chitarra in cui la monocromia di fondo si gioca tutta sulle sfumature, proprio come nelle tinte seppia dell'artwork realizzato da Sally Brownlie. Come già nel precedente "I Dig For Gold", l'eco delle voci di Barcellona fa da sfondo alla scena: "la città è sempre stata molto presente in tutte le storie che vivo e racconto; le strade deserte che attraverso la notte, il brusio del giorno, il sole e le ombre attraverso tutto l'anno".

Ma quelle di Scheerlinck sono soprattutto riflessioni racchiuse tra le pareti di una stanza: uno spazio silenzioso in cui lasciarsi ferire dal contraccolpo della realtà. "A poco a poco mi sono abituato al silenzio. È diventato un leale compagno. Un pozzo di ispirazione e pace. Mi mantiene concentrato. A volte al solitudine è una fonte di verità...".
Una solitudine che tuttavia, attraverso il percorso del disco, accetta volentieri di aprirsi alla compagnia di alcune preziose collaborazioni: la voce della cantautrice neozelandese Tiny Ruins, affiancata da un fremito di violoncello, avvolge come seta il lento incedere di "Road To Nowhere" (di cui Scheerlinck ha offerto in esclusiva a OndaDrops il primo demo in download gratuito); il controcanto e la melodica della madrilena Ana Franco incorniciano delicatamente "Rabbit Hole"; ed il duetto con Craven Canary sulle note di "Wrath" assume l'emotività di un apocrifo Swell Season.

L'ultimo chiarore del giorno, il vento tra gli alberi, l'acqua del fiume che lambisce i piedi di lei: Scheerlinck si immerge nella natura con uno sguardo romanticamente in cerca del sublime. "It's a picture around which / I would happily build a home", canta sulle punteggiature di arpeggi alla Iron & Wine di "Slow River". Tra il valzer sonnambulo "Cavalry Walks" e l'accelerazione sferzata di elettricità di "I Shall Break That Horse", l'andamento pianistico che accarezza "Lonely One" lascia che siano le pause a parlare più della musica.
Le aperture alla melodia di episodi come "The Bunker" e "Them & You" riflettono l'esperienza parallela di Scheerlinck come componente dei Birdcircus, formazione alt-folk di ispirazione Sparklehorse. Ma i brani firmati A Singer Of Songs hanno un accento diverso: sono confessioni senza difese, come la conclusiva "Pretty Lies", così personale da essere rimasta chiusa in un cassetto fino a quando un amico non ha convinto Scheerlinck a pubblicarla. "È la prima volta in cui ho cominciato davvero a scrivere per me stesso", afferma. "È stato piuttosto terapeutico, ad essere sinceri, e lo è ancora". Le sue canzoni sono come una stanza in penombra, in cui la luce del giorno filtra attraverso le finestre socchiuse carica di attesa: "Happiness too old to feel / It is time for better times".

27/01/2010

Tracklist

1. Old Happiness
2. Slow River
3. Road To Nowhere
4. The Bunker
5. Little Time
6. Rabbit Hole
7. I Shall Break That Horse
8. Stray Bullets
9. Cavalry Walks
10. Wrath
11. Lonely One
12. Them & You
13. Pretty Lies

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