Belshazzar's Feast

Find The Lady

2010 (Unhearted)
folk

Il folk ha bisogno della contaminazione, della interazione stilistica per restare vitale, Paul Satin conosce già questo assioma essendo parte del collettivo dei Bellowhead, una delle poche band capace di riscrivere la musica folk con personalità e inventiva.
Violino e oboe sono gli strumenti che insieme alla fisarmonica di Paul Hutchinson fanno da padrone in questo spaccato folk più rurale e pagano che Satin celebra da anni con ben otto album all’attivo.
 
Belshazzar’s Feast è non solo il nome della band ma anche una delle cantate più note di William Walton, famoso compositore inglese che visse oltre trenta anni a Ischia, nonché autore di molte opere che ancora vengono eseguite in tutto il mondo.
Come ogni album di folk che attinga al vasto repertorio storico, anche “Find The Lady” soffre del limitato appeal di una riproposta arcaica, che documenta il patrimonio tradizionale senza forzarne gli aspetti più trasgressivi; lo spirito maggiormente storico della rilettura di celebri traditional viene però mitigato dalle moderne strutture d’arrangiamento realizzate da Jim Moray che collabora come musicista e produttore.
Musica da concerto, da piccolo pub, da giocosa e saggia assemblea popolare, ma nonostante tutto i Belshazzar’s Feast agguantano spesso un'intensità emotiva che riesce a stimolare anche il fruitore non esperto.
A convincere non è in verità il suono suadente ed evocativo di “Queen Of May” o la perizia calligrafica che lambisce la famosa “Wild Rover”, ma il tono spesso sopra le righe che accompagna la rilettura di “Turtle Dove”, una triste e amara ballad dal superbo arrangiamento per viola e violino dal gusto gothic.

Festoso nella danzabile “Primis Hornpipe”, ma altresì ricco di atmosfera multietnica nella mazurca di “Royal Flush/Elephant Stairs”, l’album offre un convincente parterre di buone canzoni (“Thresherman”) ottime orchestrazioni (“Bloomsbury Market / Bloomsbury Hypermarket”) e una canzone da conservare nella memoria di questo 2010, ovvero “Home Lad, Home”, che sottolinea la sacralità della storia (un poema sulla prima guerra mondiale) con una intensa consonanza tra la voce di Paul Satin e i suoni dolenti di Hutchinson.
 
“Find The Lady” è un'opera frutto di passione e di grande conoscenza del patrimonio tradizionale, quasi un modus obbligato per gran parte della produzione folk inglese, ma riesce a convincere senza sconvolgere, grazie a una valida interazione dei musicisti e al buon gusto che aiuta nella fruizione anche one-time di questo piacevole album.

04/12/2010

Tracklist

  1. Wild Rover
  2. Widows Shall All Have Husbands / Hey Boys Up We Go
  3. Thresherman
  4. Queen Of Hearts / Well Done Jack
  5. Primus Hornpipe
  6. Lull Me Beyond Thee
  7. Turtle Dove
  8. Bloomsbury Market / Bloomsbury Hypermarket
  9. Circle Of Biscuits
  10. Queen Of The May
  11. Royal Flush / Elephant Stairs
  12. Home Lad, Home
 

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