Nekrasov

Un piccolo culto si è creato intorno all’enigmatico Nekrasov, proveniente dall’Australia, terra di canguri ma anche di spaventosi massacri sonici. Non fa eccezione “Cognition Of Splendid Oblivion”, terzo lavoro del musicista di Sherbrooke Forest.

Che il tizio non facesse prigionieri, si sapeva, ma che si presentasse con un’opera così poco vitale, così priva di anima era imprevedibile. Certo, se registri ventuno minuti di fruscio (“Sadomasochistic Liberty Through Splendid Isolation”), senza la minima intenzione di dare un pochino di spazio alla fantasia, allora vuol dire davvero che il disco lo hai registrato giusto perché non avevi molto da fare o perché la tua label non la smette di ricordarti che c’è un contratto da rispettare. Figurarsi! Per il resto, c’è la solita miscela di ambient-noise e black-metal, maligna nell’amplesso sinistro di “Heresy, Heresy, Heresy, Oh, Where Have You Gone”, assordante nella rasoiata di “Devotion Of This Life Allied With Oblivion”, assolutamente abrasiva nello scatto metallico di “Psychic Epilepsy In The Butchery Of Light”.

Ma Nekrasov ha anche un cuore, non bisogna dimenticarlo. Così, “Calculated Deception: Possessed By Nothing!”, oltre la lurida coltre rumorista, lascia che si elevi un piccolo inno dal sapore celestiale, e la cosa si trasforma immediatamente nel momento più sincero del disco, giusto un attimo prima che la solita epilessia black rovini tutto. Chiude tutto una “The Person And The Yawning Abyss” fatta di fantasmi e di feedback annichilenti.
Poca cosa.

24/04/2010