Tying Tiffany

People's Temple

2010 (Trisol)
electro-clash, dark-punk
6.5

Che Tying Tiffany, musicista padovana ma bolognese d'adozione, fosse una bella peperina, lo avevano intuito per tempo. Una tipa tosta, con un'immagine forte. Simile, più che a una Audrey Hepburn in fissa col bondage, a un'(anti)eroina fetish e psicogena di Isabella Santacroce. Proveniente anche lei, come pure l'altra enfant terrible dell'hardcore digitale italico, Miss Violetta Beauregarde, dal covo trendy delle Suicide Girls. Dunque, spigliata, spogliata, fotogenica e quant'altro. Ma che fosse anche capace di smarcarsi, con finte "di corpo" e tunnel particolarmente oscuri e profondi, dal declinante (già al tempo del suo esordio "Undercover", 2005) filone electro-clash al femminile - delle wanna be Peaches, Chicks On Speed, Le Tigre e compagnia - questo era, fino all'altro ieri, un altro paio di maniche.

Invece al terzo album, e a tre anni di distanza dall'ultimo "Brain For Breakfast", abbiamo avuto di che ricrederci. Con "People's Temple" Miss Tiffany fa segnare un netto passo in avanti rispetto ai dischi precedenti, affrancandosi sia dall'electro scabro dei primordi che dai cascami della scena punk demenziale e grrrl all'italiana, abbracciando e aggiornando, con un certo gusto, sonorità di chiara matrice dark-wave. Grazie anche alla produzione plastica e compatta di Lorenzo Montanà e a una notevole maturazione sul piano della scrittura, delle melodie in particolare, l'italo Tiffany sembra finalmente pronta per spiccare il grande salto nel cerchio di fuoco dell'agone internazionale (data l'universalità del genere e il cantato rigorosamente inglese).

Brani come la satura, martellante "3 Cicle", con quel giro acido, quasi raga, o il dark-punk epilettico, sporco e urlato di "Still In My Head" hanno tutte le carte in regola per rimanere ben impresse nelle playlist degli appassionati del genere. Ma l'album non delude neppure sul versante pop più dancey e aggressivo con le anthemiche "Lost Way" e "Show Me What You Got". E se episodi come "Storycide" e "One Breath" (in duetto con la voce maschile e "cureiana" dello svedese Fè) rendono omaggio a mostri sacri come i Depeche Mode, la Tiffany Legata dimostra anche di saper scegliere i nodi della derivatività con pezzi più obliqui e cangianti come l'electro-sciantosa "Cecille" e il synth fiabesco e "Sol Levante" di "Borderline".

Resuscitate girl.

30/05/2010

Tracklist

  1. 3 Cicle
  2. Storycide
  3. Lost Way
  4. One Breath
  5. Still In My Head
  6. Miracle
  7. Cecille
  8. Borderline
  9. Ghoul
  10. Show Me What You Got

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