Ispirato ai fatti risaputi del G8 di Genova, “Cobardes” è un disco potente e sicuramente “sentito”, anche se manca alla band quello scatto ulteriore per riuscire a smarcarsi dalle ombre onnipresenti di Massimo Volume e Marlene Kuntz (e, quindi, Sonic Youth! – basterebbe ascoltare le sole “Flipp3r” e “Ci accontentiamo”: struttura ritmica wave-oriented e impianto “sonico”).
Se “Milanoise” ricorda molti numeri possenti del post-punk britannico, le liriche feroci di “Diaz” richiamano, naturalmente, i fatti di cronaca di cui più sopra. Certo, l’inserto parlato in stile Massimo Volume è un tantino stucchevole, ma non è facile girare intorno a certi fuochi senza bruciarsi almeno un po’...
Dal canto loro, numeri come “A testa in giù”, la ballata ombrosa (con echi di Cure) di “Elenoire” e l’ennesima escursione in zona Emidio Clementi di “Contatti” appaiono poco incisivi, tutti protesi verso la riproposizione di schemi già attuati in altra sede e con ben altri risultati.
Ma i Nostri hanno, comunque, energia da vendere e l’ascolto di “Cobardes” anche se non è rivelatore, anche se non vi cambierà la vita, potrebbe, in ogni caso, darvi una bella scossa…
(01/03/2010)