Alberto Molon

Alberto Molon, classe 1977, veronese, già autore, compositore e chitarrista dei Corvi Parlanti e collaboratore di Massimo Bubola, esordisce con “Sto Bene Anche Se”, abbinando al cantautorato in italiano sonorità di stampo britpop.

Prodotto da Matteo Franzan (Bass Department) e arrangiato da Martino Cuman (Public, Non Voglio Che Clara), “Sto Bene Anche Se” è un disco raffinato e sincero, come spiega lo stesso Molon: “Non sono mai stato bravo a esternare i miei sentimenti, ma in questo disco sono riuscito a mettere tutto me stesso in una fotografia perfetta di quello che sono”.
La sottile malinconia di “Fine Dicembre” inaugura l'album per lasciare spazio a “Forse Sono Un Genio”, un'intro che rimanda a “While My Guitar Gently Weeps” e si chiude con una cornice di archi. I toni si abbassano ne “Gli Invisibili” e nell'uptempo rock “Sto Bene Anche Se”. I violini ritornano nella nella ballata “I Sogni di un Bambino” e nell'evocativa “I Soliti Pensieri”, forse il migliore brano del lotto con tanto di rimandi agli U2, mentre “Piove Su Verona” vira verso il pop e “Restiamo Noi” chiude i giochi - e il cerchio - tornando a circoscrivere immagini decadenti sulla falsariga di un Vasco Rossi (!) d'antan. 

Le melodie funzionano, gli arrangiamenti pure e anche i testi fanno la loro parte, smarcandosi da certi luoghi comuni della musica leggera italiana per prediligere piccoli ritratti e riflessioni su di una quotidianità piccola e intensa nella sua innata melanconia. Forse in certi passaggi un po' più di mordente non farebbe male. E, d'altro canto, si avverte la mancanza di un brano in grado di fare da traino all'intero disco e alla carriera solista di Alberto Molon, la cui opera prima resta comunque un disco ben scritto e decisamente gradevole.

11/06/2013