Ascoltando uno di seguito all'altro "Hardcourage" e "You Stand Uncertain", è chiaro il cambio di direzione. Nonostante le coordinate siano sempre le stesse – mistura di Uk garage, dubstep e house - il tono cambia e non poco. Nel precedente passo della sua carriera, Lustman impastava le sue melodie con un retrogusto più dolce e caldo, quasi amatoriale, i suoi pezzi erano accoglienti, ambientali, profondamente legati ai luoghi. Il suo attuale stato artistico è plasmato da influenze elettroniche più secche, decise, i synth si sentono più taglienti, i ritmi meno impastati e cadenzati.
Ascoltando "Stay I'm Changed" e "Gospel Of Opal" la discrasia è lampante, la prima è un ingombrante assalto di rimbombi anthemici, la seconda una flebile pop-song cantata in punta di piedi. Un centro assoluto: soprattutto in ambito elettronico le sterzate sono sempre un modo per rinfrescare le proprie idee, azzerando percorsi e progetti e approdando ogni volta in qualcosa di nuovo.
La maturità acquisita permette di spaziare in modo più che proficuo, fra tastiere e vagiti sintetici di primissima scelta (le meraviglie di "Kenny Rolls One", la dolcezza 8 bit di "Korben Dallas") e minimalismi fra cui marcette elettroniche vagamente ambientali ("Reassimilate") e fascinosi soul-pop digitalizzati ("She Sleeps"). In mezzo a episodi canonici ma pur sempre ben realizzati ("Straight & Arrow", "Uncea"), si scorge altra epicità in "For Karme", al cui interno troviamo un agglomerato di suoni e ritmi così ben fusi assieme da risultare quasi un pezzo educato e gentile, tuttavia la stratificazione del suono si rivela appieno dopo un ascolto attento.
Queste e altre meraviglie compongono l'immaginario sonoro di FlaltyDL, un artigiano sapiente e incantato, con i piedi per terra ma baciato da una magica ispirazione. Se vi piace l'elettronica o semplicemente un bel disco di ritmi e suoni originali, questo è ciò che fa per voi, con la preghiera di uscire fuori dal proprio orticello e far entrare "Hardcourage" nelle vostre grazie.
(04/02/2013)