Pharmakon

Abandon

2013 (Sacred Bones)
death industrial, black-noise

Un grido, l’atmosfera thrilling, rumori metallici confusi e un grugnito disumano. Inizia così “Abandon”, esordio sulla lunga distanza del progetto Pharmakon, dopo un omonimo Ep rilasciato quattro anni or sono.

Margaret Chardiet è la mente unica che agisce dietro queste partiture orrorifiche, in cui gli incubi più asfissianti della no-wave ritornano a galla con strappi convulsi e rigurgiti incontrollabili. È un mondo che va alla deriva in un buco nerissimo e l’angoscia e la disperazione sono gli unici sentimenti possibili. Lo dimostrano gli oltre sette minuti di “Milkweed/It Hangs Heavy”, dove la Chardiet inizia a dibattersi tra i suoi demoni, ma senza venirne a capo. Pulsioni marziali, urla liberatorie, sibili, stormi di angeli scacciati dal Paradiso: anche “Ache” è un inferno privatissimo, destinato a trasfigurare il “completo abbandono psichico” che, stando alle parole dell’artista, sta alla base di questo esercizio di autoflagellazione senza scampo.

Swans, Throbbing Gristle, il primo Prurient, Abu Lahab: solo per citare i primi nomi che vengono in mente, solo per cercare quattro lati di un possibile quadrato dell’aberrazione sonora che, sovente, ritorna a farci compagnia. Nella cruda e marziale “Pitted” la voce si distende, quindi, in un’invocazione trascendente, mentre in “Crawling On Bruised Knees” la sua maligna distorsione ingaggia un duello con finti bombardamenti aerei e un perenne senso di tragedia imminente.
Nella versione limitata in vinile e cassetta, in coda troverete la colossale “Sour Sap”, ideale per una colonna sonora post-mortem. Siete avvertiti...

01/08/2013

Tracklist

  1. Milkweed / It Hangs Heavy
  2. Ache
  3. Pitted
  4. Crawling On Bruised Knees
  5. Sour Sap (Bonus Track)

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