The History Of Apple Pie

Out Of View

2013 (Marshall Teller)
noise-pop, twee, shoegaze
6.5

L’esordio di questo giovane quintetto londinese godeva di una discreta attesa: un pugno di singoli distribuiti fra il 2011 e l’inizio del 2013 (tutti riproposti nell’album) avevano contribuito a far circolare il nome del gruppo. Complice anche un tour di spalla a Graham Coxon, i The History Of Apple Pie si trovano quindi a essere fra gli “osservati speciali” di questo nuovo anno. Attenzione e attesa ben riposti alla fine, seppure senza toccare particolari vette.

"Out Of View" si va a inserire in quel filone revivalistico 90's ben rappresentato da band come Ringo Deathstarr, The Pains Of Being Pure At Heart, Yuck (la bassista di questi ultimi Mariko Doi condivide il progetto parallelo Parakeet con il batterista dei THOAP James Thomas), la cui formazione musicale si è costruita consumando dischi con data d’uscita compresa in poco meno di una decade. Sia gruppi con discografie importanti come Pavement, Dinosaur Jr., Teenage Fanclub, con una certa attitudine al lo-fi, che twee band con un esiguo ma significativo catalogo come Black Tambourine e Rocketships sono da ricercare fra le ispirazioni di questo lavoro. Se si volesse poi aggiungere una certa influenza shoegaze, nella sua accezione più pop ("Ecstasy and Wine" potrebbe essere un buon esempio), allora il quadro può definirsi completo.

Assodato dunque l’evidente derivativismo, il punto di forza degli History Of Apple Pie sta tutto nel saper costruire, sopra il tappeto sonoro, brani catchy legati fra loro dalla melliflua voce della cantante e autrice Stephanie Min. Sia che si guardi oltreoceano ("See You"), sia che si resti fedeli alle radici brit ("The Warrior"), la formula noise-pop dei THOAP funziona grazie ad alcuni accorgimenti, semplici se vogliamo, ma efficaci: il primo è quello di non cedere alla tentazione di sommergere le canzoni sotto strati di chitarre riverberate, bensì di privilegiarne sempre l’aspetto melodico.
Questa soluzione permette anche alla vocalità della Min, di certo evocativa sotto l’aspetto maliconico-adolescenziale ma non particolarmente potente, di restare sempre in primo piano. A tal proposito, l’esecuzione della glaciale "You’re So Cool" rappresenta un vero e proprio highlight del disco, con i backing vocals affidati alla bassista Kelly Lee Owens; situazione riproposta anche in "Mallory", uno dei primi singoli della band, impreziosito da un vero e proprio killer riff introduttivo. Il merito di aver dato un’identità a una band così derivativa va certamente diviso fra il chitarrista e produttore del disco Jerome Watson e Joshua Third degli Horrors, che ha mixato il disco.

Superata la prova d’esordio, interessante sarà vedere in quale direzione punteranno i cinque londinesi: la conclusiva e decisamente più rumorosa "Before You Reach The End", potrebbe essere un valido indizio. "Out Of View" non passerà di certo alla storia, ma svolge al meglio il proprio compito: quello di far rivivere il 1993 per una spensierata quarantina di minuti.

12/03/2013

Tracklist

  1. Tug
  2. See You 
  3. Mallory 
  4. The Warrior
  5. Glitch
  6. You’re So Cool
  7. I Want More
  8. Do It Wrong 
  9. Long Way to Go
  10. Before You Reach the End 

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