La piada e il circuito: vale a dire la tradizione e l'innovazione, il cuore di mamma e la razionalità di papà. La ricetta per una pietanza postmoderna da servire fredda e ingurgitare in un attimo senza lasciare briciole.
/F è il nuovo moniker di un sound artist misterioso, già apparso su Bandcamp con progetti a nome Susan Balmar o l'impronunciabile 0000-A70U-0075 – nulla, però, al confronto col titolo di questo breve album rilasciato online.
La sua è una prospettiva singolarmente schizoide sulla composizione digitale: dall'elettronica delle origini alla cultura nerd a 8-bit, il misterioso manipolatore pesca dal bozzettismo dei groove di Flying Lotus (“edanares”), dai loop emozionali di The Field (“parts”) e dalle avanguardie come fossero la stessa cosa. E il prodotto finale, a mo' di sottinteso, sembra affermare proprio questo: sono una l'evoluzione dell'altra, dunque c'è poco da stupirsi se il mashup IDM più à la page prende subito dopo la piega di una sinfonietta elettronica stockhauseniana (“dy finele”, “X8”), mettendoli sullo stesso piano, mescolandoli e perciò, di fatto, annullandone le rispettive specificità.
Uno sbrigativo elogio dell'immediato che ha la sua sola linea di continuità nel discontinuo frammentarsi degli inafferrabili input. Un fast-food intellettuale per ascoltatori ingordi con deficit d'attenzione, così schiettamente fine a se stesso da incutere un vago timore. Potrebbero però essere le fondamenta per qualcosa di molto più vasto e sensazionale.
09/08/2014