G.B. Husband And The Ungrateful Sons

Full Of Love

2014 (Ill Sun)
folk

La voce di Angelo Di Falco è incredibilmente simile a quella del compianto Andrew Wood, leader dei seminali Mother Love Bone. Per inquadrare l'esordio di G.B. Husband And The Ungrateful Sons bisogna partire proprio da quegli anni, dai primi dischi da solista di Mark Lanegan, dal blues dei Mad Season, dalla psichedelia gentile dei Grant Lee Buffalo, dal soul sensuale degli Afghan Whigs e dal folk tex-mex dei Giant Sand/OP8/Calexico.

Il progetto G.B. Husband And The Ungrateful Sons nasce ad Avellino dall'incontro di due gruppi con alle spalle più di dieci anni di carriera: i Funny Dunny e i Tom Bosley. Decisamente meno roboante di quanto fatto ascoltare nei precedenti progetti, il suono di G.B. Husband And The Ungrateful Sons si nutre della miglior tradizione folk degli anni 60 e 70, rivista e corretta con una sensibilità decisamente legata al pop-rock degli anni 90.

La prima canzone in scaletta dell'album, l'omonima “Full Of Love”, mette subito in chiaro dove batta il cuore dei sette GBH&TUS, con un arpeggio molto simile a un vecchio classico della metal-pop band Extreme.
Poi parte “Quietness” e sembra di ascoltare John Convertino e Joey Burns a spasso per le praterie tra la Via Appia e il West. Su “Lullaby” aleggia lo spettro dei più morbidi Tindersticks, quelli della svolta soul di “Simple Pleasure”. Il gioco dei rimandi (“Lonely Roads” omaggia il compianto John Martyn) non sminuisce la portata di “Full Of Love”, un disco intenso, ben suonato e arrangiato, e con una manciata di canzoni in grado di rimanere immediatamente incollate ai neuroni (su tutte “Magic Inside” e la commovente “Weepin' (and Weepin')”). 

04/07/2014

Tracklist

  1. Full of Love
  2. Quietness
  3. Lullaby
  4. Thin Ice
  5. Lonely Roads
  6. Despedida
  7. Magic Inside
  8. Not Again
  9. Weepin’ (And Weepin’)

G.B.Husband And The Ungrateful Sons sul web