In Camera

Era

2015 (4AD)
post-punk

Gli In Camera sono passati alla storia per essere stati uno dei primi gruppi a essere stati messi sotto contratto da Ivo Watts-Russell della 4AD, che apriva i battenti nel 1980, anno in cui il batterista Jeff Wilmott, il tasterista/clarinettista Pete Moore, il chitarrista Andrew Gray e il cantante David Steiner fecero uscire i loro primi singoli sotto la denominazione In Camera (si erano formati a Londra due anni prima). Di loro si ricorda soprattutto Andrew Gray, che nel 1983 fu uno dei fondatori dei grandi (e più fortunati) Wolfgang Press. A ben vedere, gli In Camera ebbero un'importanza soprattutto storica, piuttosto che artistica.

Benché non furono particolarmente amati dalla critica (che li considerava, non a torto, dei cloni dei Public Image Limited), gli In Camera acquisirono, con il passare del tempo, uno status di culto, tanto da rimanere uno dei gruppi più amati dagli appassionati del post-punk gotico più oscuro e sotterraneo (Mark Robinson degli Unrest, per esempio, è un loro grande e insospettabile fan). "Era" è quindi da vedersi come una ghiotta occasione per tutti gli affezionati al suono 4AD d'antan, dato che raccoglie, in due cd (o in due Lp, a seconda della versione) tutta la loro produzione discografica ufficiale (raccolta nel primo disco) e ben undici inediti (inseriti nel secondo).

L'ordine rispettato è quello cronologico e si inizia quindi con il primo singolo, "Final Achievement/Die Laughing" (1980), che sono due esatte copie fotostatiche di una scura litania dei Joy Division ("Die Laughing") e dell'erudito post-punk dei Public Image Limited ("Final Achievement", che pare tratta di peso da "Metal Box"). Si prosegue poi con l'Ep "IV Songs", uscito alla fine del 1980, che contiene altri dignitosi esempi di canzoni cupe sullo stile dei Pil ("Fragments Of Fear", "The Attic"), mentre "The Conversation" è una tetra sonata pianistica nel solco di Colin Newman.

Il 12" "Fin" (1982) contiene tre Peel Session, tra cui spicca finalmente il loro capolavoro, ovvero la lunga e accattivante "The Fatal Day", ricca di progressioni armoniche e una volta per tutte libera dagli stereotipi dark-punk, i quali invece si ritrovano nelle restanti due canzoni in puro stile Bauhaus, "Apocalypse" e "Co-Ordinates". L'avventura degli In Camera si concluse senza troppi clamori l'anno successivo, nel 1983.

Il secondo cd contiene vari inediti, tra accettabili demo in cassetta ("Scars", "Apocalypse"), inascoltabili versioni dal vivo del loro repertorio, edito e inedito ("Conversation", "Colour In The Home", "Deflowered", "On The Retina") e ruvide prove registrate in studio ("Legion", "The Fatal Day", "The Attic", "Fragments Of Fear").
Ricco di note e di foto inedite è il libretto allegato a mo' di poster alla singolare confezione di forma rettangolare del digipack e assai precisa è la masterizzazione di Andy Pearce (Masterpiece Mastering, London).

23/06/2015

Tracklist

Cd 1

  1. Die Laughing
  2. Final Achievement
  3. Fragments Of Fear
  4. The Attic
  5. The Conversation
  6. Legion
  7. The Fatal Day
  8. Co-Ordinates
  9. Apocalypse

Cd 2

  1. Scars (demo)
  2. Apocalypse (demo)
  3. Colour In The Home (live)
  4. Conversation (live)
  5. Deflowered (live)
  6. On The Retina (live)
  7. Legion (rehearsal session Brixton)
  8. Fragments Of Fear (rehearsal session Brixton)
  9. The Attic (rehearsal session Brixton)
  10. Co-Ordinates (rehearsal session Brixton)
  11. The Fatal Day (rehearsal session Brixton)

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