Il geniale compositore milanese Nino Rota è spesso associato unicamente al nome di Federico Fellini e al film "Il Padrino" (1972) di Francis Ford Coppola. Va detto che, effettivamente, i suoi risultati artistici più alti li ha ottenuti scrivendo appunto le musiche per i capolavori più celebri di Fellini, perlomeno a partire da "La Strada" (1954) fino a "Prova d'Orchestra" (1978). La sua scomparsa, nel 1979, obbligò il grande regista riminese ad affidare le musiche de "La Città delle Donne" (1979) a Luis Bacalov e, per i suoi film successivi, a Nicola Piovani.
Benché meno noto al grande pubblico, come ad esempio lo è (e meritatamente) Ennio Morricone, Nino Rota vantava studi con due autorevoli compositori del primo Novecento, Ildebrando Pizzetti e Alfredo Casella (facenti parte della così detta "generazione del 1880"). Talento precocissimo e attaccato principalmente al recupero della tradizione operistica e strumentale sette-ottocentesca, Rota fu una figura avulsa da tutte le avanguardie provenienti da Darmstadt (leggasi pure Stockhausen) e questo rese ancor più peculiare il suo stile estremamente originale. I Residents e Harry Partch furono tra i suoi più grandi estimatori.
Questo bel box cartonato della Cherry Red mette insieme e in versione integrale le musiche di "8 1/2" (1963), del film a episodi "Boccaccio '70" (1962) e di due grandi film di Luchino Visconti, "Rocco e i Suoi Fratelli" (1960) e "Il Gattopardo" (1963). Il capolavoro musicale, in questa raccolta, è rappresentato ovviamente dalle musiche di "8 1/2" che, oltre alla celeberrima e indimenticabile marcetta di "La Passarella di 8 1/2" fino al gran finale di "Passerella d'Addio", ci fanno gustare varie citazioni di classici, dal "Firebird" di Stravinskij in "Carlotta's Galop" alla "Cavalcata delle Valchirie" di Wagner nella "Rivolta nell'Harem" all'ouverture del "Barbiere di Siviglia" di Rossini nel "Concertino alle Terme". Eccellenti anche i temi jazz, come lo swing anni Trenta di "Cadilac", il twist di "Cigolette" e i lugubri temi del "Cimitero" e di "Ricordo d'Infanzia", pregni di un'atmosfera misteriosa.
Meno vivace è invece la colonna sonora di "Rocco e i Suoi Fratelli", i cui tristi e nostalgici temi musicali ben si adattano alla drammatica trama del film ("Terra Lontana", "Paese Mio"). Il tenero motivo di "L'Amore di Rocco" pare anticipare ciò che Rota svilupperà in futuro per le sue musiche di "Romeo e Giulietta" (1968) di Zeffirelli. "Il Gattopardo", a dimostrazione dello stile eclettico e non conforme di Rota, mostra delle musiche in perfetto stile hollywoodiano anni Cinquanta, con temi orchestrali riccamente arrangiati e moderatamente pomposi. Sarebbe stata una colonna sonora perfetta anche per un film di Elia Kazan.
Più consono al suo stile per Fellini è la musica scritta per il film collettivo "Boccaccio '70", specialmente nell'episodio "Le Tentazioni del Dottor Antonio", dove è compresa la deliziosa canzoncina demenziale "Bevete Più Latte!" (persino Henry Mancini ne registrò una sua versione orchestrale). Meno interessanti le musiche dell'episodio firmato da Visconti, "Il Lavoro". Le vivaci musiche dell'episodio di De Sica, "La Riffa", sono però firmate da un'altro grande musicista, Armando Trovajoli ("Soli Soli Soldi", cantata da Sophia Loren e la "Riffa Cha Cha", cantata da Nora Orlandi). Solo per motivi di eccessiva durata, sono state omesse le musiche dell'episodio girato da Monicelli, "Luciana", che erano di Piero Umiliani.
Sebbene si tratti di colonne sonore facilmente reperibili (con la sola eccezione di "Boccaccio '70"), questo box è un'occasione ghiotta per accaparrarsi un esauriente compendio del fantasioso stile di Nino Rota a un prezzo più che accettabile. Decoroso è anche il livello di mastering e del packaging del prodotto
28/01/2015