La base strumentale di piano ed elettronica permette a Francis M.Gri di mostrare la sua poliedricità e ormai la sua grande maturità, passando da sonorità atmosferiche (la bellissima "Zero" o l'intro di "Vacuum") a eterei loop di synth, da momenti electro-pop più ritmati alle continue sovrapposizioni vocali manipolate. La struttura di base resta sempre minimal, curata maniacalmente in ogni dettaglio, sospesa in un limbo a metà tra ambient e dream-pop. È sempre la voce incredibile di Lilium a lasciare il segno, meno che nel precedente "Introspections", forse perché le sue doti sono tanto pure e cristalline da non necessitare di alcuna manipolazione successiva.
Le visioni notturne si colorano con loop di tastiere quasi new wave in "Bleeding", mentre si entra dritti nel piano classico nell'ipnotica, quasi esoterica, "Deep". "Panic" sembra citare gli ultimi album della nuova musa gothic-dark Chelsea Wolfe, mentre "Innocent Killer", dopo una serie di frenetiche sovrapposizioni vocali, termina con poche note di piano ripetute.
Il finale "Zero" è bellezza allo stato puro, il momento più evocativo e atmosferico di "Thisorder", capace di tracciare un ponte tra "Hex" dei Bark Psychosis, i migliori Sigur Ros e la musica ambient.
(08/10/2016)