Questa volta l'attesa è stata più breve (si fa per dire), sono infatti passati cinque anni dal precedente album di Cody ChesnuTT ("Landing On A Hundred"), a sua volta seguito di un folgorante esordio ("The Headphone Masterpiece") rilasciato ben quindici anni fa: un disco che come uno schiaffo in pieno sonno ha risvegliato le migliori pulsioni della black music attraverso il linguaggio lo-fi.
"My Love Divine Degree" è un'altra stimolante conferma del virtuosismo stilistico e dell'eccentricità dell'autore americano, che lascia però irrisolte le perplessità sollevate dal suo secondo album. Funk, soul, rock, blues e reggae si susseguono con sempre meno coraggio e azzardo creativo, l'artista insegue senza alcuna regola il flusso dei suoi pensieri, alternando lampi di genio a episodi di routine.
Con il nuovo album ChesnuTT consolida la sua immagine di artista estemporaneo e poco incline alle regole, ma nello stesso tempo ostenta un suono più maturo e composto che rischia di soffocare il suo istinto da rottamatore della tradizione.
Il lodevole tentativo di recuperare il tono grezzo dell'esordio non sempre è vincente, il graffio reggae di "Make A Better Man" e l'euforia lo-fi di "Image Of Love" non convincono fino in fondo, nello stesso tempo il restauro del formato-canzone dà vita a gradevoli intuizioni afro-funk ("Africa The Future") e confortevoli deja-vu in chiave soul anni 70 ("She Ran Away") che non lasciano il segno.
Il meglio ChesnuTT lo offre nelle pagine più temerarie. La meditativa e incantata poesia di "Always Sebrena" per voce e kora, la malinconica sensualità urban-soul di "So Sad To See (A Lost Generation)", il fluire ska-punk-dub di "I Stay Ready", l'elettro-soul di "Peace (Side By Side)" e la finta psichedelia di "Bullets In The Street And Blood" sono alcuni esempi di quel che il musicista è capace di estrarre dal suo cappello magico, ma la scrittura non sempre brilla per originalità.
Più che un passo indietro, "My Love Divine Degree" è l'album più autocompiacente, un progetto destinato a rinforzare solo la passione dei fan, eppure ricco di interessanti episodi dal fascino alieno, che meriterebbero un pubblico più ricco e variegato.
01/07/2017