Nordvargr

Metempsychosis

2018 (Cyclic Law)
black-death-industrial, ritual

Henrik Nordvargr Björkk, qui in un’ispirata collaborazione con Trepaneringsritualen (alias di Thomas Martin Ekelund), ci consegna un valido album sospeso tra black/death industrial e dark-ambient. “Metempsychosis” esce in vinile, cd e cassetta per Cyclic Law e segna un importante ritorno per uno dei pilastri della musica post-industrial svedese.
Il lavoro è dedicato al tema della trasfigurazione delle anime e al loro affrancamento dalla materia, uno dei leit-motiv che ritornano ciclicamente anche nelle opere di Trepaneringsritualen. Il disco è anche il preludio all’annunciato ritorno dello storico progetto di Björkk, Jonas Aneheim e Jouni Ollila, ovvero i Mz.412, che pubblicheranno un nuovo album in studio, questa volta su Cold Spring, nella seconda metà del 2018, anticipato dal 10" in edizione limitata, "Ulvens Broder" in uscita a giugno.
Oltre i già citati Mz.412, non bisogna dimenticare che Björkk è responsabile di una miriade di collaborazioni e progetti: dai seminali Pouppée Fabrikk, storico combo di electronic body music nato nel lontano 1988, al noise-industrial virato al power electronics realizzato sotto la sigla Folkstorm; non dimenticando il suo progetto martial, Toroidh, e il black metal/industrial nelle vesti di Vargr. Nordvargr è sempre stato lo pseudonimo con cui l’artista svedese navigava in lidi vicini alla dark-ambient più oscura e magmatica, oscillando anche verso asprezze e cacofonia death-industrial, anche se i vari progetti di Björkk, nel corso del tempo, si sono contaminati e ibridati a vicenda nel corso della sua sterminata discografia.

Nel suo nuovo album, Nordvargr sembra porsi come una sorta d’anello di congiunzione tra i sui MZ.412 e quello che è oggi, nei fatti, l’erede del suo black-industrial, ovvero Trepaneringsritualen. Troverete il perfetto sodalizio tra i due in “First East”, un brano che racchiude alla perfezione lo spirito (e la materia) dell’intero lavoro, nonché uno degli episodi più riusciti dell’album, assieme all’angosciante e maestosa “Sweet Death Triumphant”.
La title track che segue l’intro ambient di “Into The Cycle Of All And Nothing” suona tremendamente efficace, capace com’è di creare un ponte tra il passato e il futuro di un genere che oggi sembra godere di nuova linfa. Prova ne è stata la celebrazione del trentennale per la nascita della storica label svedese Cold Meat Industry con un festival tenuto a Stoccolma che ha visto la partecipazione di appassionati provenienti da diversi continenti. In quell’occasione è stato possibile godere di una performance di Nordvargr e di un concerto dei Mz.412.

Nell’album non mancano oscure derive ambient alla Raison d'être, come si può ascoltare in episodi quali “At The Crossroads Of Immortality” e “Consolamentum”, prima dell’annichilimento finale con “Livet Tar Slut”, che in svedese significa “la vita finisce”. L’opera si avvale di un ottimo artwork a cura dell’artista francese Dehn Sora. Su vinile e nastro troverete anche la traccia “Silent Host” non presente negli altri formati, mentre in cd e in digitale è presente “Salve Teragmon”, a sua volta non inclusa su Lp e cassetta.
In sintesi, “Metempsychosis” segna un ritorno in gran forma per Nordvargr con un album necessario per tutti i fan del progetto e un ottimo antipasto aspettando il ritorno dei signori oscuri del black-industrial, quei Mz.412 che hanno fuso per primi lo spirito più incompromissorio del black-metal scandinavo con la pulsante materia (post)industriale, aprendo cosi il proverbiale vaso di Pandora.

24/04/2018

Tracklist

  1. Into The Cycle Of All And Nothing
  2. Metempsychosis
  3. First East
  4. At The Crossroads Of Immortality
  5. Invocation For A Malicious Spirit
  6. Salve Teragmon
  7. Manifestation
  8. Sweet Death Triumphant
  9. Consolamentum
  10. Livet Tar Slut


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