Un mini-film in musica, quindi, in cui Vincenti e Leonardi dimostrano una solida alchimia, generando con i loro strumenti elettronici dei suoni in bilico tra Eros e Thanatos, jazz e noise; bipolarismi che, tuttavia, trovano proprio nel caos la loro natura più armonica, richiamando talvolta il linguaggio dark-ambient di artisti come Inade e Bohren & Der Club Of Gore, seppur maggiormente sfigurato da continui clangori industriali.
Per trovare questo equilibrio, a volte sono necessari una possente linea di basso che va a nascondersi dietro la drum machine (“Naked Blood”), rigidi ritmi kraut-rock (“Sex And Fury”), sfuriate power-industrial (The Noisy Requiem", "Sanji") o la totale malinconia del sassofono dell'inglese Ian Ferguson ("Odishon", "Flowers Of Flesh And Blood"), che riempie di diabolica seduzione un'opera in dieci tracce che si farà sicuramente apprezzare per le sue mutevoli sfumature.
(09/05/2018)