Si direbbe che il divorzio artistico da Dan Bejar (
aka Destroyer) abbia fatto bene ai
New Pornographers. La freschezza compositiva già ritrovata nel precedente
"Whiteout Conditions" aveva dimostrato la capacità del collettivo canadese di cogliere al meglio la possibilità di una virata sonora (opzione non certo scontata dopo vent'anni di carriera artistica) esattamente come all'epoca della transizione dall'esordio elettrico di "Mass Romantic" al più eterogeneo bacino di influenze di
"Twin Cinema".
Considerando che stiamo parlando di un territorio piuttosto difficile da innovare come il power-pop, sono passaggi che assumono ancora più valore. "In The Morse Code Of Brake Lights" è un titolo che nasce nella testa di A.C. Newman (ora unico autore) a metà della lavorazione del disco, quando affiora la consapevolezza di avere tra le mani una manciata di cosiddette "car songs" ("You'll Need A New Backseat Driver", "Higher Beams", "Leather On The Seat") e un messaggio in codice che origina dalle luci dell'impianto frenante.
Come sempre, la forza del supergruppo di Vancouver non sta tanto nell'impatto di questo o quel singolo (anche se è piacevolissimo il sapore vagamente
Xtc del primo estratto "Falling Down The Stairs Of Your Smile") quanto nel complesso dell'album. Così come "Whiteout Conditions" stabiliva coordinate di immediatezza dominate per la prima volta con prepotenza dalle tastiere, "In The Morse Code Of Brake Lights" segue quella stessa impostazione affinando la tecnica.
Si scorre ancora su melodie sottilmente perfette, dove la voce di
Neko Case (che nel 2018 ha dato alla luce l'ottavo episodio solista) è ancora il contraltare ideale di quella di Newman, e cesella armonie anche più adulte rispetto a "Whiteout Conditions", pur non replicandone la forza radiofonica. La già citata "Higher Beams" e "You Won't Need Those Where You're Going" sono la chiave per comprendere una maturità di
songwriting che nel pop moderno sembra quasi scomparsa, soltanto lievemente appesantita dall'eccesso di arrangiamento della sezione archi in "Colossus Of Rhodes" e "Dreamlike And On The Rush".
Nell'insieme, un disco che conferma i New Pornographers (se mai ce ne fosse ancora bisogno) tra le band di punta del panorama power-pop del nuovo millennio (insieme a
Elf Power e
Shins) e realtà decisamente ben lontana dal dover frenare per comunicare qualcosa.