A tre anni di distanza da “Pinned” molte cose sono cambiate all’interno del team guidato con mano sicura da Oliver Ackermann. Anzitutto risulta completamente rinnovata la sezione ritmica, che vede ora come protagonisti i coniugi John e Sandra Fedowitz (già nei Ceremony East Coast). Nuovi compagni di viaggio non certo sconosciuti, visto che Oliver e John militarono assieme nei nu-gazer Skywave, quando all’inizio delle rispettive carriere già si dilettavano a sperimentare sui propri strumenti, tirandone fuori i suoni più sorprendenti. Ma c’è anche una nuova casa discografica di proprietà, la Dedstrange, per la quale “Hologram” rappresenta la prima pubblicazione in assoluto.
Un Ep di cinque tracce nel quale al poderoso suono iper-effettato delle chitarre, in grado di abbattere qualsiasi muro provasse a intralciarne il cammino, si alternano momenti nei quali le consuete atmosfere plumbee miste a rumore bianco si diluiscono, lasciando apparire frangenti più melodici. Se la maestosità wave di “End Of The Night” (il nuovo instant classic del gruppo) mette sul piatto tutta la lezione appresa dai My Bloody Valentine, una certa ricerca della pulizia emerge fra le trame di “Playing The Part”, con quegli arpeggi di chitarra che non temono di lasciar trasparire l’influenza dei Cure.
Il caos organizzato di “I Might Have”, con il suo riff assassino ripetuto ad libitum, è il brano più prossimo alla tradizione APTBS, una palla di suono a tratti indecifrabile ma sempre pericolosamente efficace. “In My Hive” ha un ritmo cibernetico, e dimostra quanto i nuovi arrivati sappiano assecondare il ricco ventaglio di fantasie espresso dal Ackermann.
A far da contraltare a cotanta potenza sonora, le trame ben più “eteree” della conclusiva “I Need You”, nella quale un oceano di effetti è comunque sempre dietro l’angolo, pronto a risucchiare tutto nel proprio vortice. Li aspettiamo in Italia il prossimo marzo.
20/07/2021