Lawrence English

A Mirror Holds The Sky

2021 (Room40)
field recording

Esisterà ancora l'Amazzonia tra venti o trent'anni o tra non molto sarà solo il ricordo di un mondo scomparso di cui troveremo traccia solo su libri o documentari? È questa la domanda che Lawrence English sembra rivolgere innanzitutto a se stesso, ripescando una serie di registrazioni ambientali di un vecchio viaggio del 2008.

"A Mirror Holds The Sky" è quindi uno di quei pochi album di puro field recording senza alcuna manipolazione, alla ricerca della pura essenza del suono della natura. L'idea nasce probabilmente per esorcizzare l'incubo che la voracità del capitalismo senza limiti possa, giorni dopo giorno, distruggere l'ultimo polmone del pianeta. Quella di English vuole essere di conseguenza una testimonianza per il futuro - come una sorta di macchina del tempo - di quello che è stato e che sembrerebbe prossimo a scomparire per sempre.

Seguendo la lezione di John Cage che ci dice che "tutto è musica", English esalta i suoni che la foresta pluviale produce in ogni istante ("La giungla non è mai silenziosa", ci dice l'autore), amplificando e sintetizzando vari momenti della vita di questa immensa creatura vivente che è l'Amazzonia. Da "The Jungle" a "The River" sino al finale "The Rain", ogni istante delle registrazioni esplode di vita e rende bene la grandezza e allo stesso tempo la fragilità di un ecosistema che il capitalismo globalizzato porta ogni sempre più vicino al baratro dell'estinzione.

In parte testimonianza, in parte omaggio alla musica concreta di Pierre Schaeffer, "A Mirror Holds The Sky" ha il merito di sensibilizzare l'ascoltatore mettendolo in guardia sul punto di non ritorno che appare ogni giorno pù vicino.

21/10/2021

Tracklist

  1. The Jungle
  2. The River
  3. The Island
  4. The Shore
  5. The Tower
  6. The Rain
  7. A Mirror Holds The Sky

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