Album frutto di varie jam session, “Motorcycle Madness” è l’opera più stravagante da molto tempo a questa parte di Damien Jurado. Accantonato il fido collaboratore Josh Gordon, il musicista si affida a Sean Walcott per un disco che profuma di intelligente approssimazione e di dissolvenze jazz-rock, quest’ultime frutto della presenza di Steve Treseler, ma soprattutto di una disarmante messa in scena musicale, che tra voci filtrate e lontane e una più spigliata verve strumentale offre un’inedita e più ambiziosa pagina discografica per l’artista di Seattle.
La registrazione monofonica e la sinuosa sequenza di brevi brani strumentali in chiave jazz (“Night Of The Leopard Man”, “The Shadow Of St. Gregory”, “The Day Of St. Gregory”), alternata alle consuete liturgie post-folk dell’autore, fanno di “Motorcycle Madness” una delle vere sorprese dell’anno.
In questo lucente e atipico scrigno sono racchiuse autentiche perle: la spiazzante bellezza degli otto minuti e mezzo dell’oscura ballata post-rock e sperimentale “Ralph A. Hughes”, la struggente poetica della breve e raffinata “After The Elephants” e la pinkfloydiana “Bergamot”. Pagine difficili da dimenticare, eccentriche e temerarie, nonché ulteriori tasselli di un canzoniere unico e avvincente.
Non sorprende l’abitudine di Damien Jurado di richiamare con toni anche scortesi coloro che durante i concerti si avvinghiano al telefono o disturbano parlando incessantemente: quelle del cantautore americano sono delizie da gustare in silenzio, che siano lievemente infette di psichedelia (“Song For Billy Hurst”) o che scivolino con leggerezza su accordi tanto semplici quanto ingegnosi (“Passing The Elephants”), richiedono attenzione e autentica partecipazione emotiva.
Originale e avvincente l’idea di concepire l’album come un concerto virtuale da piccolo club, una scelta che aggiunge ulteriori suggestioni all’introduzione in stile jazz-folk di “Night Of The Leopard Man”, all’etereo chamber-pop di “St. Gregory Hotel”, alla splendida eppure breve fuga nel romanticismo di “Song For Catherine Kerkow” e alla tracimante esternazione emotiva di “I Was A Teenage Kook”.
“Motorcycle Madness” è un album che certifica lo stato di grazia del musicista americano, una raccolta ricca di canzoni da non dimenticare, ma anche di allettanti promesse per il futuro.
27/11/2023