Per un fan del genere, sarà difficile farsi sfuggire un'uscita con questo titolo e copertina - tanto iconografici da risultare quasi sospetti, come se generati da un algoritmo. Non c'è niente di sospetto, tutt'altro, nella musica dei Be Safe: solo un'incessante scarica di emozioni, rovesciate sull'ascoltatore senza grandi filtri ("I'll never be the person/ You wish that I could be/ Despite my best efforts/ To be what you need", da "Dark Cloud").
Sfruttando arrangiamenti chitarristici dal gusto suggestivo e un abile senso della progressione ("That Kind", "Without Love"), non troppo lontani dai panorami desolati e catartici degli Amazing, la band traspone le confessioni di Wojcik su un piano meno letterale di quanto si presenterebbero sulla carta ("Thursday 9 AM").
Dal punto di vista sonoro ci troviamo tutto sommato vicini ai Karate, pur non avendo la stessa vena estrosa e limitandosi a un emo più classico; i Be Safe dispongono però di un buon istinto melodico ("In A House", "Axe Falls") e di scrittura, che rende il disco vivace ed efficace nella resa emotiva.
Ed è così che, pur nell'oggettiva mancanza di temi lirici forti e caratterizzanti (quasi da cartolina emo), il disco risulta comunque appassionante e convincente dal punto di vista musicale ("Without Love"), nonostate sia rimasto finora fuori dai radar.
06/02/2024