Haley Heynderickx

Seed Of A Seed

2024 (Mama Bird Recording Co)
alt-folk

Che Haley Heynderickx avesse caratteristiche peculiari e ben diverse da quelle, pur nobili, di molte cantautrici contemporanee, è stato subito evidente, ma che l’artista di Portland potesse ancora stupirci non era del tutto scontato.
Il nuovo album “Seed Of A Seed” è un altro potente album di country e folk ben radicato nella tradizione e nello stesso tempo autonomo ed evoluto, basta lo schiaffo iniziale di “Gemini” per ridestare l’attenzione: Haley Heynderickx prende per mano le radici con un serrato fronte lirico e le stravolge con un colpo di coda strumentale, che altera la narrazione e introduce l’ascoltatore a nuove meraviglie.

La dimensione più intima di queste nuove canzoni non nuoce all’affilata ed energica scarnificazione di elementi blues, folk e country: la voce è ancor più aspra e diretta, la musica della Heynerickx mette a nudo la fragilità contemporanea con una lucidità che cattura e invita alla riflessione.
La fluidità country-western ricca di pregevoli arpeggi di “Foxglove” e la schietta semplicità della title track, poste a seguito della prima traccia “Gemini”, per un attimo inducono in errore, sembra mancare quel guizzo che era pane quotidiano nel precedente album “I Need To Start A Garden”, ma è giusto un attimo prima che Haley metta in fila una serie di canzoni di rara bellezza.

Il dialogo tra violoncello, chitarra acustica e sezione d’archi di “Mouth Of A Flower” è una delle pagine più belle del cantautorato contemporaneo, la voce scricchiola, alza i toni e guida gli strumenti verso un algido caos. Ed è solo la prima di una serie di meravigliose canzoni d’autore. Nella suggestiva e naif “Redwoods (Anxious God)” accordi di fingerpicking, incursioni di basso, archi e percussioni sgorgano con lo stesso impeto di un fiume in piena; la più remissiva “Sorry Fahey” non lesina acute e sofferte considerazioni sul passare del tempo adagiandole su sonorità più brusche e un cantato arrendevole; mentre la pagina finale “Swoop” solo per un attimo sembra stemperare le continue dicotomie espressive dell’album, gli accordi leggermente più diluiti e il canto più cadenzato sono solo il primo passo verso un crescendo strumentale che non esplode mai e lascia un senso di vuoto.

“Seed Of A Seed” è un’eccellente conferma del talento di Haley Henderickx, sulle orme di John Fahey e Leo Kottke la cantautrice americana incornicia momenti di pura poesia con testi a corredo mai banali, spesso crudi e viscerali. I personaggi delle sue canzoni non sono eroi (“Ayan’s Song”, “Jerry’s Song”) ma persone reali che si pongono domande alle quali tutti siamo invitati a dare una risposta.

11/12/2024

Tracklist

  1. Gemini
  2. Foxglove
  3. Seed Of A Seed
  4. Mouth Of A Flower
  5. Spit In The Sink
  6. Redwoods (Anxious God)
  7. Ayan's Song
  8. Sorry Fahey
  9. Jerry's Song
  10. Swoop




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